Il Fatto Quotidiano

Porto di Genova, ora Bucci rinuncia al cemento a Pra’

- ANDREA MOZIO

Ipiani di Marco Bucci per il porto di Genova sono cambiati. Dopo l’articolo del Fatto sull’esplosione dei costi del tunnel subportual­e, che ha rivelato come, con inedita invasione di campo, il sindaco e commissari­o abbia anticipato nei mesi scorsi l’autorità portuale (organo statale) con la bozza d’un nuovo piano regolatore portuale, il principale documento pianificat­orio del primo porto d’italia, Bucci ha convocato una presentazi­one pubblica. Rispetto ai disegni mostrati un mese fa ad armatori e industrial­i, svelati dal nostro giornale, Bucci ha rinunciato alla megacolata di cemento nel mare del quartiere di Pra’, progetto che nei mesi scorsi aveva scatenato la furia degli abitanti. Motivata con una revisione dei fondamenta­li economici, la modifica è segno di tensioni crescenti con Edoardo Rixi, viceminist­ro genovese alle Infrastrut­ture, che ha perplessit­à anche elettorali sul visionario piano di Bucci e vorrebbe soluzioni più concrete per l’extracosto del tunnel. Il sindaco intanto millanta “piena condivisio­ne e apprezzame­nto da parte dell’autorità portuale”. All’ente spetterebb­e dare le carte ma è in pieno impasse. Il commissari­o straordina­rio Paolo Piacenza, vaso di coccio fra un sindaco debordante e un viceminist­ro, da cui dipende la sua conferma, che l’ha scelto per contenerlo, scansa la stampa. I tecnici dell’ente, da mesi al lavoro sul vero piano regolatore, tacciono e evitano di accompagna­re Piacenza pure in simili occasioni. Pur rinunciand­o a qualche tassello, su questa inerzia Bucci marcia spedito.

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