Porto di Genova, ora Bucci rinuncia al cemento a Pra’
Ipiani di Marco Bucci per il porto di Genova sono cambiati. Dopo l’articolo del Fatto sull’esplosione dei costi del tunnel subportuale, che ha rivelato come, con inedita invasione di campo, il sindaco e commissario abbia anticipato nei mesi scorsi l’autorità portuale (organo statale) con la bozza d’un nuovo piano regolatore portuale, il principale documento pianificatorio del primo porto d’italia, Bucci ha convocato una presentazione pubblica. Rispetto ai disegni mostrati un mese fa ad armatori e industriali, svelati dal nostro giornale, Bucci ha rinunciato alla megacolata di cemento nel mare del quartiere di Pra’, progetto che nei mesi scorsi aveva scatenato la furia degli abitanti. Motivata con una revisione dei fondamentali economici, la modifica è segno di tensioni crescenti con Edoardo Rixi, viceministro genovese alle Infrastrutture, che ha perplessità anche elettorali sul visionario piano di Bucci e vorrebbe soluzioni più concrete per l’extracosto del tunnel. Il sindaco intanto millanta “piena condivisione e apprezzamento da parte dell’autorità portuale”. All’ente spetterebbe dare le carte ma è in pieno impasse. Il commissario straordinario Paolo Piacenza, vaso di coccio fra un sindaco debordante e un viceministro, da cui dipende la sua conferma, che l’ha scelto per contenerlo, scansa la stampa. I tecnici dell’ente, da mesi al lavoro sul vero piano regolatore, tacciono e evitano di accompagnare Piacenza pure in simili occasioni. Pur rinunciando a qualche tassello, su questa inerzia Bucci marcia spedito.