Roma, 30mila pacifisti Landini: “Stop bombe”
Oltre 30mila persone in piazza per chiedere, testardamente, il cessate a fuoco e la pace a Gaza. Tanti, secondo gli organizzatori, i manifestanti radunati ieri a Roma da Assisi Pace Giusta, rete composta da varie associazioni e sindacati, tra cui le Acli, l'anpi, Emergency, l'arci e la Cgil. “Questa manifestazione è una risposta importante e mostra come ci sia una domanda di pace”, ha teorizzato il segretario del sindacato “rosso”, Maurizio Landini. Ma nel corteo partito da piazza della Repubblica e sfilato lungo i Fori imperiali, per concludersi a pochi metri dal Colosseo, cartelli e manifestanti hanno insistito anche sulla ferita ancora recente dei “manganelli”.
Quelli che hanno colpito tanti, troppi studenti in una manifestazione a Pisa, pochi giorni fa. "Stop al genocidio, voi i manganelli noi la pace" è stato non a caso lo slogan degli universitari dell’uds e degli studenti.
D’ALTRONDE uno dei punti della piattaforma della manifestazione era proprio la difesa del diritto e della libertà di manifestare. E lo stesso Landini è tornato sul punto, accusando il governo: “ll problema non sono certo i poliziotti, che sono lavoratori come gli altri, ma chi chi ha dato quegli ordini, il problema è la logica con cui anche il governo sta cercando di alimentare uno scontro sociale, in modo irresponsabile”. Nodi e tensioni che si incrociano, nella manifestazione dove però il centro, l'emergenza è stata il massacro in Palestina. Un tema che ha spinto a partecipare anche l'ex presidente del Consiglio Massimo D'alema, pure lui critico verso l’esecutivo: “Il governo italiano si è astenuto alle Nazioni Unite per il cessate il fuoco, è una cosa che nessun governo del passato avrebbe mai potuto fare”. E la polemica per la parola genocidio? “Trovo persino scandaloso che ci sia, il fatto che sono stati uccisi quasi 12 mila bambini è sufficiente” sostiene D’alema. Ma in piazza c’erano anche attuali parlamentari come Angelo Bonelli dei Verdi, presente con una delegazione di Avs, appena tornato dal viaggio con altri parlamentari al valico di Rafah. “Stiamo raccogliendo foto e video da inviare al tribunale penale internazionale affinché sia da supporto a un’inchiesta ormai inevitabile, quella per i crimini di guerra che si stanno realizzan
GIUSTIZIA CGIL, ANPI, ARCI E ACLI. “AIUTI AI PALESTINESI”
do a Gaza” ha spiegato. Poco più avanti la cantante Fiorella Mannoia: “Oggi chi parla di pace viene ridicolizzato, deriso o, peggio, messo in lista di proscrizione”.
DI PROBLEMI con la censura ne sa più qualcosa un altro cantante, Ghali, “reo” di aver invocato dal palco di Sanremo “lo stop al genocidio”. È stata proprio la sua canzone Casa mia la colonna sonora della chiusura della manifestazione, che ha visto Landini sul palco. “Ci sono 1.500 camion pieni di aiuti umanitari che sono bloccati, cessare il fuoco e dare gli aiuti è la condizione necessaria” riassume il segretario Cgil. Per poi rilancare: “Pensiamo di non fermarci per questo obiettivo deve essere realizzato”.