Trevi, Avallone e Veneziani alla ricerca de “I fiori blu”
LA FINALE È IL 19.09: IN PALIO 8 MILA EURO
“LE FLEUR BLU”, titolo del fortunato romanzo di Raymond Queneau, è un’idiomatica espressione francese che indica in modo ironico una persona romantica, idealista e nostalgica. Ed è proprio questa “l’anima dell’associazione pugliese I fiori blu”, che promuove la quinta edizione dell’omonimo Premio letterario, assegnato a Foggia il 19 settembre. La selezione delle opere è già in corso; ieri sono stati resi noti i dieci titoli, cinque di narrativa e cinque di saggistica, indicati dalla Commissione scientifica: nel primo gruppo concorrono Cuori in piena di Alessio Torino (Mondadori); La casa del Mago di Emanuele Trevi (Ponte alle Grazie); Oro Puro di Fabio Genovesi (Mondadori); Cuore Nero di Silvia Avallone (Rizzoli); Grande meraviglia di Viola Ardone (Einaudi). I saggi candidati sono invece di Carlo Greppi (Laterza);
Cemento Armato di Francesco Chiodelli (Bollati Boringhieri);
L’amore necessario di Marcello Veneziani (Marsilio); La formula della longevità di Riccardo Chiaberge (Neri Pozza); La nascita del femminismo medievale di Chiara Mercuri (Einaudi).
Il compito di selezionare la cinquina finalista, che avrà accesso all’ultima fase della competizione, spetta alla giuria tecnica, presieduta da Paolo Mieli e composta da Ritanna Armeni, Luciano Canfora e Sandra Petrignani insieme con Lidia Ravera, Silvia Truzzi, Marco Ferrante e Giuliano da Empoli, vincitore dell’edizione 2023. I finalisti verranno sottoposti anche al voto della Giuria popolare, in cui trovano rappresentanza “referenti di gruppi di lettori di diversa estrazione (associazioni culturali, insegnanti...)”. In palio – oltre al prestigioso blasone – ci sono ottomila euro: non poco, per un premio letterario, promosso dall’associazione I fiori blu in partner con la Regione Puglia, il Comune di Foggia, l’università cittadina e tante altre realtà, istituzionali e no.