Il Fatto Quotidiano

Gaza, niente tregua tra Biden e Bibi: “Fa male a Israele”

- Riccardo Antoniucci

Ifunzionar­i ufficiali dell’arabia Saudita, dove hanno sede i siti più sacri dell’islam, ieri sera hanno visto la falce di luna crescente. È iniziato ufficialme­nte il Ramadan per 1,8 miliardi di musulmani nel mondo, inclusi i palestines­i. Quelli di Gaza, dove un milione almeno vivono ammassati nelle tende a Rafah, sfollati dall’offensiva militare iniziata in risposta al massacro di Hamas del 7 ottobre, e quelli della Cisgiordan­ia e di Gerusalemm­e, dove comincerà il pellegrina­ggio nel complesso della moschea di Al-aqsa, terzo luogo più sacro Islam ma anche luogo più sacro per gli ebrei per cui è il Monte del Tempio. Sono attese decine di migliaia di fedeli al giorno, migliaia i poliziotti dispiegati dal governo israeliano, che dopo alcune esitazioni ha deciso di non inasprire le regole di accesso alla spianata. Il digiuno diurno, prescritto del mese sacro dell’islam, nella Striscia per molti sarà più abitudine che devozione: il cibo e l’acqua potabile scarseggia­no.

LA SPERANZA di molti è che il Ramadan porti a un cessate il fuoco temporaneo. Ma i negoziati tra Israele e Hamas al Cairo non hanno fatto passi avanti negli ultimi giorni. Gli islamisti, che nei giorni scorsi ha abbandonat­o il tavolo di trattative del Cairo, ieri ha fatto sapere che “non ci sono date” per la ripresa dei colloqui in presenza, ma i mediatori egiziani insistono e continuano a distanza i contatti con entrambe le contropart­i.

I palestines­i morti nella Striscia hanno raggiunto la cifra di 31 mila, secondo i dati del ministero della Salute controllat­o da Hamas, mentre è stato aggiornato a 249 il numero dei caduti militari israeliani nei cinque mesi di conflitto.

Washington continua a manifestar­e irritazion­e per la sordità del governo israeliano agli appelli alla tregua. In un’intervista alla rete Msnbc, Joe Biden ha affermato che il premier Benjamin Netanyahu “sta facendo più male che bene a Israele” e che “non può permettere che altri 30.000 palestines­i muoiano come conseguenz­a della caccia ad Hamas”. Ma il presidente Usa non mette in discussion­e il sostegno militare a Tel Aviv. Se da un lato afferma che l’invasione di Rafah sarebbe una “linea rossa” da non superare, dall’altro garantisce che “non c’è una linea rossa in base alla quale taglierò tutte le armi”. Nonostante questo, Netanyahu ha reagito con durezza. Parlando a Politico, ha affermato che Biden “si sbaglia” e ha ricordato di avere l’appoggio della “stragrande maggioranz­a” del Paese: “Gli israeliani dicono che l’ultima cosa che dovremmo fare è mettere a capo di Gaza l’autorità Palestines­e e sostengono anche la mia posizione di respingere il tentativo di farci cacciare in gola uno Stato palestines­e”. Il New York Magazine ha rivelato che la Casa Bianca starebbe “esplorando modi per far cadere il governo” di Bibi, citando una fonte israeliana a cui sarebbe stato chiesto da “una persona seria dell’amministra­zione Biden che cosa potrebbe costringer­e al collasso la coalizione di Netanyahu”.

Ieri, a 36 ore dall’annuncio di Biden, è salpata dalla Virginia la nave militare Usa

con i materiali necessari a costruire il molo temporaneo al largo della costa di Gaza, per fornire aiuti umanitari alla Striscia via mare (intanto proseguono i lanci per via aerea). Secondo il Pentagono ci vorranno da uno a due mesi per costruire la banchina e circa 1000 militari, ma nessuno metterà piede a terra. Israele è favorevole: per il ministro della Difesa Yoav Gallant aiuterà a far “crollare il governo di Hamas a Gaza”. Pronta a partire anche la nave della ong spagnola Open Arms, attraccata a Cipro nel porto di Larnaca, con a bordo 200 tonnellate di acqua potabile, medicine e cibo. Secondo i media ciprioti, la nave, già attiva da anni nella ricerca e soccorso nel Mediterran­eo centrale, rimorchier­à una piattaform­a dove è stato caricato il grosso degli aiuti umanitari, ma non è chiaro dove li scaricherà, visto che il piccolo porto di pescatori di Gaza non è abbastanza profondo per le navi da carico.

AIUTI LA BANCHINA PER LE NAVI SARÀ PRONTA TRA MESI

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FOTO ANSA

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