La peggiore e più grave gaffe della premier
Fra le numerose “gaffe istituzionali” della nostra Presidente del Consiglio, la peggiore - a mio avviso - è stata quella pronunciata lo scorso anno al cospetto dei commercianti di Catania, definendo “pizzo di Stato” le tasse che questi pagavano a fronte del reddito dichiarato, generalmente alquanto inferiore a quello effettivo. I numerosi pensionati “normali”, ossia quelli che hanno contribuito al Fondo Pensione per un’intera vita lavorativa (un parametro trascurato dal meccanismo perequativo italiano) non dovrebbero dimenticare (quando vanno a votare) che il vero “pizzo di Stato” è quello introdotto dal governo Meloni con la revisione del meccanismo perequativo delle pensioni del governo Draghi, già di per sé già penalizzante rispetto al pieno recupero del potere d’acquisto, come previsto - ad esempio - per i pensionati delle Nazioni Unite. Infatti, dopo oltre un decennio di sacrifici imposti agli italiani dalla situazione economica disastrata, il governo Draghi intendeva ripristinare - a partire dal 1 ° gennaio 2022 - il precedente sistema - equilibrato in termini di ragionevolezza e proporzionalità - in base al quale il meccanismo di perequazione automatica delle pensioni Inps avrebbe dovuto prevedere le seguenti tre fasce di Trattamento Minimo Lordo (Tml): 100% dell'inflazione per le pensioni fino a 4 volte il Tml; 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il Tml; 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il Tml. Il meccanismo perequativo, introdotto dal governo Meloni, ha invece previsto sei fasce: 100% dell’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il Tml; 85% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il Tml, anziché del 90%; 53% dell’inflazione per le pensioni da 5 a 6 volte il Tml, anziché del 75%; 47% dell’inflazione per le pensioni da 6 a 8 volte il TML, anziché del 75%; 37% dell’inflazione per le pensioni da 8 a 1 O volte il TML, anziché del 75%; 32% dell'inflazione per le pensioni oltre 10 volte il TML, anziché del 75%. Poiché nel biennio 2022-2023 l'inflazione cumulata è stata del 13,8%, lascio ai curiosi calcolare il vero “pizzo di Stato” imposto alla categoria dei pensionati, le cui tasse vengono prelevate alla fonte, fino all’ultimo centesimo.