Il Fatto Quotidiano

Egitto Per fare cassa, Al-sisi si vende la terra dei faraoni

- FABIO SCUTO

Strozzato da un interesse sul debito estero da brividi, non c’era altra soluzione per il presidente Abdel Fattah al Sisi : vendere pezzi della terra dei Faraoni e incassare valuta, gli aiuti del Fmi non bastano più. Con la guerra di Gaza il turismo non decolla e anche gli introiti del Canale di Suez sono crollati del 50% negli ultimi tre mesi. Sono le voci principali del Bilancio dello Stato. Il primo caso riguarda Ras el Hikma, un paradiso marino incontamin­ato a ovest di Alessandri­a. Qui la Abu Dhabi Developmen­tal Holding Company (Adq) svilupperà un grande progetto sulla penisola con strutture residenzia­li, commercial­i, di intratteni­mento e turistiche. Si estenderà su 170,8 milioni di metri quadrati. Un investimen­to degli Emirati Arabi Uniti pari a 35 miliardi di dollari. Trapelano anche notizie sui piani del Cairo per sviluppare Ras Gamila, un tratto di mare libero vicino a Sharm El-sheikh, nel Sinai meridional­e. Il progetto servirebbe per integrare Neom, la megalopoli che i sauditi stanno costruendo sulla loro costa. Ras Gamila è in linea – attraverso lo Stretto di Tiran – con due isole che l’egitto ha accettato di cedere all’arabia Saudita nel 2017. Si trova poi vicino al sito dove potrebbe sorgere un ponte sul Mar Rosso, un’idea lanciata dal re saudita Salman durante una visita al Cairo nel 2016.

L’accordo con gli Emirati Arabi Uniti è stato concluso la scorsa settimana. È visto come un’ancora di salvezza che può fermare il folle aumento del tasso di cambio del dollaro sul mercato nero, che aveva superato le 70 sterline egiziane. Il tasso è ora sceso sotto le 50 sterline, rispetto alle 30,9 sterline del mercato ufficiale. Secondo le dichiarazi­oni ufficiali, il governo egiziano ha già ricevuto 10 miliardi di dollari come parte dell’accordo, che è fondamenta­lmente un pacchetto di salvataggi­o del Golfo per il regime del presidente Abdel Fattah Al-sisi Secondo la Banca Centrale d’egitto, il regime è gravato da un debito enorme e da un programma di scadenza delle rate e degli interessi sul debito di circa 42,3 miliardi di dollari nel 2024.

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