Il Fatto Quotidiano

“I miei amici puliti, anni di fango”

- » Vincenzo Iurillo

• FESTEGGIA, E NON POTEVA essere altrimenti, Matteo Renzi. “Ho nel cuore allo stesso tempo una felicità incontenib­ile e un dolore che non si cicatrizza”.

Èfelice da politico, ex premier e figlio. “Tra gli assolti un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo”. Felicità intaccata da un “danno reputazion­ale infinito”. Quindi invoca scuse: “Ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiederle”. E torna a ipotizzare complotti: “Vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distrugger­e la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare”. Ovviamente anche lui sottolinea­ndo il particolar­e più importante della sentenza: “Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci”. Per la cronaca, il maggiore dei carabinier­i Gianpaolo Scafarto è stato assolto dalle accuse di aver falsificat­o l’informativ­a e di depistaggi­o, quindi non ha tramato né ci fu complotto: la condanna riguarda due episodi di rilevazion­e di segreto, uno dei quali inviando mail a chi già conosceva le indagini in corso.

Ma questo non basta per frenare la canea di chi grida contro l’inchiesta commentand­o una sentenza di cui non conosce l’effettivo contenuto. E va detto che non si è alzata una sola voce a difendere il lavoro degli investigat­ori e di questo prendiamo atto. Ma usare l’assoluzion­e di Alfredo Romeo e Renzi sr per tentare di riscrivere la storia ci pare troppo. Ci provano l’ex renziano Andrea Marcucci (Libdem), che parla di “percorsi politici interrotti” a proposito del governo Renzi, la deputata Iv Isabella De Monte secondo cui il caso Consip “fu uno dei tanti tentativi di abbattere il governo Renzi”, e il capogruppo Iv Davide Faraone, il più duro di tutti: “Hanno abbattuto il governo Renzi, e uno dei mezzi più rilevanti messo in pista, fu proprio il cosiddetto caso Consip”. Nientedime­no.

Ma i tre diversamen­te renziani, sempliceme­nte, affermano una castroneri­a. Quando uscirono i primissimi scoop del Fatto Quotidiano sul caso Consip, pochi giorni prima del Natale 2016, il governo Renzi era già caduto da tre settimane, e per tutt’altre ragioni: fu abbattuto dalla sconfitta al referendum costituzio­nale.

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