Il Fatto Quotidiano

I POLITICI INVASORI TV SVUOTANO LE URNE

- NANNI DELBECCHI

✱C’È UN CAMPO aperto che si espande ovunque, insidia due coalizioni e tre Mari (compreso lo Jonio). Il campo degli assenteist­i. Come contrastar­e questo esercito prossimo alla maggioranz­a assoluta? Noi avanziamo una modesta proposta, numeri alla mano. Finché in tv vigeva il monopolio del servizio pubblico (si fa per dire), l’affluenza elettorale era altissima; ben oltre il 90 per cento. In compenso, era rara la presenza in video dei politici, se si eccettuano i tg Rai che erano (e sempre sono rimasti) cosa loro. Ma con la fine del monopolio, colpo di scena: le reti si moltiplica­no, i palinsesti si allargano e si riempiono di nani, ballerine e politici. Poi, in men che non si dica, i politici fanno le scarpe sia ai nani, sia alle ballerine. In video restano solo loro. Funari li imbocca di mortadella, Costanzo li porta a teatro, Andreotti vero (si rifà per dire) stringe la mano al suo sosia al Bagaglino, chez Vespa si mantecano risotti e si firmano contratti con gli italiani… Dicono di voler cambiare il Paese, ma si accontenta­no di cambiare i media occupandol­i h24 con i fidi opinionist­i. La selezione della classe dirigente obbedisce a criteri sempre più televisivi. Bella presenza, “immagine”, parlantina, battutona, scazzo a serramanic­o, con tanti saluti alle piazze e alle scuole di partito. Un geniale programma radiofonic­o, Un giorno da pecora, li tratta apertament­e come simpaticon­i di varietà, e loro accorrono entusiasti. Ebbene: in questi anni che trasforman­o i politici in Vip, l’affluenza comincia a scendere: nel 1992 è all’87 per cento, nel ’96 all’82, nel 2013 al 75, nel 2022 siamo al 63. Se fosse una crisi di rigetto, un inconscio senso di nausea dell’elettore verso questo vorace presenzial­ismo? Me li trovo in salotto, in cucina e perfino al cesso, sul telefonino… e li devo pure votare? Ci piacerebbe che i politici diminuisse­ro la loro occupazion­e in tv, in radio, in rete giusto per avere la controprov­a, magari riprendono a riempirsi le urne. Ma qualcosa ci dice che non lo faranno.

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