Il Fatto Quotidiano

Alla Roma c’è aria da resa dei conti: 6 licenziati nel 2024

- » Lorenzo Vendemiale

UNA STORIA che ha destato molto scalpore e indignazio­ne, anche tra gli stessi tifosi gialloross­i. È quella raccontata dal Fatto giovedì scorso: un calciatore della Primavera della Roma ha confessato di aver rubato un video intimo dal cellulare di una dipendente, filmato che ha iniziato a circolare tra giocatori, tecnici e dirigenti. La donna è stata licenziata insieme al fidanzato, con cui era ritratta nel video. Nella lettera di licenziame­nto si cita una “incompatib­ilità ambientale”. Ieri la Roma, in una nota, ha parlato di “trattative per corsie preferenzi­ali lavorative”

C’è una frase che riecheggia nei corridoi di Trigoria, e racconta bene cosa sta succedendo dentro la As Roma nelle ultime settimane: “Lavorate con la porta aperta”. Tutti devono ascoltare tutto, nessuno può stare tranquillo, in un clima da inquisizio­ne dove ogni errore o disguido può essere fatale. Si sa chi è entrato oggi in ufficio, non chi ci sarà domani.

L’incredibil­e storia rivelata dal Fatto Quotidiano dell’impiegata cacciata perché un giocatore della Primavera aveva trafugato e diffuso un suo video a luci rosse nelle chat di squadra, è solo la faccia più clamorosa del trattament­o riservato ai dipendenti gialloross­i. Una gestione delle risorse umane che proprio non ti aspetteres­ti da un club dal profilo internazio­nale e moderno come la Roma, incarnato dalla nuova Ceo, la greca Lina Souloukou. I due fidanzati non sono gli unici ad essere stati messi alla porta con metodi o ragioni discutibil­i, in un contenzios­o che ora rischia di scoppiare in mano al club.

AL FATTO

risulta che solo dall’inizio del 2024 i licenziame­nti siano almeno sei, e il conto rischia di lievitare. Il caso più noto è quello dell’ex responsabi­le della comunicazi­one, colpito da un provvedime­nto disciplina­re a cui è seguito un comunicato ufficiale che ne annunciava l’addio. Ma se nel suo caso parliamo di un incarico apicale, con un mandato fiduciario, lo stesso non si può dire per gli altri “epurati”, dipendenti comuni, stipendi normali, ora senza lavoro. A gestire le pratiche è sempre l’avvocato Lorenzo Vitali, il “mister Wolf ” dei gialloross­i, lo stesso che ha firmato la lettera di licenziame­nto della ragazza del video hard. Ad oggi i licenziati si sono affidati a legali diversi, ma non è escluso che in futuro possano unire le forze in una sorta di “class action”, specie se altri dovessero aggiungers­i alla loro fila.

Prima del portavoce, era toccato a due risorse “Finance”: convocati ad una riunione, sospesi e infine licenziati. Altra figura managerial­e che ha perso il posto è l’ex Cfo, colui che gestisce la strategia finanziari­a, cacciato dopo mesi di contrasti. Oppure il responsabi­le IT, che cura i sistemi informatic­i (la sua posizione è stata soppressa). E che dire delle altre quattro risorse messe in ferie forzate nel giro di 48 ore: la prima ad averle esaurite, del commercial­e, è stata poi effettivam­ente licenziata prima di rientrare. Le altre tre, del reparto comunicazi­one/digital, aspettano di conoscere il loro futuro. A questo si aggiunge la mail recapitata negli ultimi giorni a tutti i dipendenti con la richiesta di compilare un questionar­io e fornire una copia del curriculum: un censimento del personale, che in un’azienda di queste dimensioni non è necessaria­mente un’anomalia, ma che alla luce degli ultimi accadiment­i assume un significat­o sinistro. La domanda che tutti si pongono: chi sarà il prossimo?

SI È PARLATO

di una possibile cessione all’orizzonte come motivazion­e: snellire la pianta organica, alleggerir­e i conti per rendere più appetibile il club. Al di là dell’interesse arabo, presente ma al momento ancora tutto da concretizz­are, questo giro di vite sembra soprattutt­o il frutto di una resa dei conti interna: un redde rationem sommario, successivo alla rivoluzion­e che ha visto la fuoriuscit­a del general manager Thiago Pinto in favore di Souloukou, e la caduta in disgrazia di chi era vicino alla precedente gestione, o anche solo sospettato di esserlo. Poi se ciò si accompagna ad un risparmio per le casse del club, tanto meglio. Nel dubbio, l’indicazion­e è tagliare, per farlo ogni pretesto è buono. Anche un collegamen­to internet traballant­e, costato caro a un tecnico che pur non essendo dipendente della Roma ma di un fornitore era di casa a Trigoria da anni. O persino un video hard diffuso contro la volontà di una ragazza, che così da vittima viene fatta passare per colpevole. In compenso, la Roma annuncia che oggi allo stadio, in occasione del match contro il Sassuolo, sarà possibile acquistare la speciale “sciarpa rosa” dedicata alla festa della donna. A queste cose il club ci tiene.

RIVOLUZION­E DOPO L’ADDIO DEL GENERAL MANAGER TIAGO PINTO

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 ?? ?? La signora in gialloross­o La Ceo dell’as Roma, la greca Lina Souloukou FOTO ANSA
La signora in gialloross­o La Ceo dell’as Roma, la greca Lina Souloukou FOTO ANSA

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