Il Fatto Quotidiano

“In Piemonte non è finita, c’è tempo per l’accordo”

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“Penso che sia una buona notizia, era necessario trovare un nome e uno spirito unitario”. Il deputato del Pd Federico Fornaro saluta con un sospiro di sollievo l’accordo di coalizione in Basilicata. “Bisogna provare ad ampliare la coalizione fino alla fine e credo che l’intesa su un nome condiviso ci permetterà di giocare la partita fino in fondo anche in questa Regione.

L’accordo è arrivato davvero all’ultima curva e dopo giorni di polemiche. È davvero così difficile programmar­e il percorso comune tra Pd e Cinque Stelle?

In tutte queste trattative il Pd ha sempre espresso la ricerca dell’unità e anche della migliore personalit­à in grado di guidare la coalizione, è stato così con la Todde in Sardegna e con D’amico in Abruzzo.

In Piemonte non è andata proprio così. Cosa è successo?

Non è successo niente. La candidatur­a di Gianna Pentenero ha uno spirito unitario e non è da interpreta­re come un atto di scortesia nei confronti degli alleati. Noi vogliamo incontrare al più presto sia i Cinque Stelle che i centristi, il Pd si mette a disposizio­ne della coalizione di centrosini­stra.

Per il Movimento la scelta autonoma della candidata dem è il contrario del dialogo.

Io credo che in questa fase, se si vogliono fare gli accordi, occorra mettere in campo spirito unitario e disponibil­ità. Se ci si siede a un tavolo con questo spirito si possono trovare i punti d’incontro. Fino ad oggi in Piemonte lo spirito che ha guidato il Movimento mi è parso un altro. Ma ripeto: sono convinto che nelle prossime ore ci si possa incontrare, perché Pentenero è una personalit­à autorevole, competente, che conosce il Piemonte, può essere un ottimo punto di sintesi e può mettere in difficoltà il centrodest­ra.

L’accordo in extremis in Basilicata dimostra che comunque la priorità politica di lungo periodo è mantenere il rapporto con i Cinque Stelle?

Sì, il rapporto deve essere conservato assolutame­nte. Se non altro per una ragione pratica: i sistemi elettorali a turno unico disegnano e influenzan­o l’offerta politica; nelle elezioni a turno unico o fai un’alleanza oppure parti già sconfitto, a meno di miracoli. Se si va divisi – contro una destra che nonostante tutto ha capito questa lezione – non si fa strada. Il punto è questo. Bisogna avere lo spirito per cercare e trovare un accordo. Non bisogna puntare sugli elementi di divisione per mettere in difficoltà il tuo potenziale alleato. Servono spirito unitario e generosità, sono due ingredient­i che dobbiamo mettere tutti.

‘‘ Non è il momento di dividersi, Pentenero è una candidata autorevole e siamo pronti a collaborar­e con generosità

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