“Le alleanze sono inevitabili, ora parliamo di politica”
Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha passato la domenica a Perugia per un’iniziativa a sostegno di Vittoria Ferdinandi, candidata sindaco sostenuta da un campo – stavolta – davvero largo: dalla sinistra fino al partito di Carlo Calenda. Il discorso delle alleanze però non lo appassiona particolarmente: “Prima ancora bisogna definire una proposta chiara, un impianto politico e culturale. Penso che il profilo delle candidature sia sempre molto importante, ma ci siamo un po’ disabituati a ragionare sui temi concreti, l’abbiamo fatto solo sul salario minimo e non siamo riusciti ad andare oltre”. Il perimetro si vedrà poi: “Pd, Cinque Stelle e sinistra sono le forze politiche che hanno una convergenza maggiore, non su tutto, ma su molti argomenti. Bisogna partire da qui e poi confrontarsi anche con le altre forze”.
Intanto almeno in Basilicata è arrivato l’accordo.
È un bene, ne sono contento, anche se siamo oltre l’extremis. Ora dobbiamo impiegare tutte le energie per recuperare il tempo perduto e offrire un’alternativa alla destra che ha governato la Regione in questi anni. Abbiamo fatto troppa fatica a definire un metodo, come coalizione e a portarlo avanti con continuità. Su questo terreno serve un salto di qualità: è evidente che questa destra si può battere, il governo offre un pessimo spettacolo, l’alternativa esiste, come ha dimostrato la Sardegna. Bisogna solo smettere di fargli dei regali.
Bene l’intesa, adesso però colmiamo il ritardo anche a livello nazionale: troviamo un’agenda e programmi condivisi
Sembra semplice, come si fa?
Bisogna dare una regolarità alla relazione tra le forze politiche, non ci si può mettere d’accordo solo nell’imminenza dei passaggi elettorali. Bisogna discutere delle differenze e di ciò che ci tiene insieme, ma va fatto subito. Il tempo corre veloce. Non possiamo limitarci a offrire coalizioni competitive nei territori, ma dobbiamo confrontarci sul governo del paese, su un’agenda alternativa a quella della destra. Le elezioni sembrano sempre lontane, ma poi arrivano presto. Occorre più politica, più lavoro: per definire la natura di un “campo” non basta un aggettivo o un altro. E comunque facciamo i conti con un dato di realtà: fin quando le leggi elettorali stabiliscono che si vince con un voto in più, le alleanze sono una necessità.
A Perugia andate anche con Calenda.
A Perugia c’è una splendida candidatura. Vittoria Ferdinandi ha già creato un circuito di empatia con gli elettori, ha messo in movimento energie profonde, attraversa Perugia da settimane indicando concretamente il terreno su cui rilanciare la città. Il suo sarà un governo inclusivo, attento alle fragilità e i diritti.