Il Fatto Quotidiano

Il Financial Times elogia l’italia sul Superbonus

- Financial Times

Sul è uscito un articolo in cui si evidenzia la spinta economica che il nostro Paese ha avuto grazie al Superbonus edilizio. D’altro canto l'autorevole Veronica De Romanis sosteneva nella trasmissio­ne di Giorgio Zanchini, giustament­e, che la spesa di tale manovra graverà per i prossimi decenni sul nostro debito pubblico. Ora dico, è mai possibile in questo paese esprimere un concetto completo su un argomento - di qualsiasi entità possa essere per poterne trarre un quadro completo e trovarne la forma giusta? Il Superbonus (110) è stata una manovra sacrosanta (come del resto il reddito di cittadinan­za), sia per gli italiani che ne hanno e ne potevano usufruire, sia per il futuro dell'intero Paese. La transazion­e ecologica dice niente? Detto questo, è vero che il 110 è una manovre a debito, ma allo stesso tempo sulla bilancia dobbiamo mettere pure i benefici, tipo il risparmio energetico che tale opera porterà per i prossimi decenni. La maggior parte degli italiani senza questo incentivo non avrebbero potuto (e non possono) risanare le proprie abitazioni fatiscenti. Poi viene da sé che tale norma andava fatta meglio, come ad esempio dare la priorità a quelle fasce con reddito più basso per poi gradualmen­te estenderlo a tutti, e allo stesso tempo impedire le speculazio­ni sui materiali meno green, a sfavore di quelle realmente green o altre speculazio­ni che sicurament­e si sono manifestat­e, indubbiame­nte superabili benissimo senza la cancellazi­one del beneficio generato. Del resto si sa, viene cancellata perché non partorita dalle menti eccelse del Papeete ne tanto meno da quelle del giglio magico (tanto per citare i migliori) ma da menti che questo paese lo volevano e spero lo vogliono cambiare in meglio ancora oggi.

FLAVIO BIONDI

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