Il Fatto Quotidiano

UNO STRAZIO QUOTIDIANO: L’AUTO-AGIOGRAFIA A RATE DEL GENERALE SCRITTORE

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BOCCIATI BASTAAA/1.

Da tre mesi siamo quotidiana­mente bombardati da notizie di/su Chiara Ferragni e Fedez. Voi direte: colpa dei media. Vero, ma pure i due ci mettono del loro. Dopo le interviste al Corriere e da Fazio, in una storia su Instagram, Ferragni ha commentato il periodo che sta vivendo, definendol­o “Veramente doloroso”: “Non posso e non mi va di raccontarv­i tutti i motivi per cui sto male, ma penso sia giusto non fingere di essere forte", ha detto con le lacrime agli occhi. Forse credendoci davvero, aggiunge: “Cerco di non parlarne più di tanto, ma è pesante”. E poi, giusto per non far parlare di sé, rispondend­o a una follower, sulla separazion­e dal marito dice: “Non è stata una scelta mia”. Cioè Fedez l’ha lasciata. Dunque: caduta in disgrazia a causa dell’”errore di comunicazi­one” sul pandoro Balocco, è stata pure mollata dal marito. Il martirolog­io continua, pure su Telegram.

BASTAAA/2. Il generaliss­imo Vannacci dispensa la sua biografia a rate. Ogni giorno ha un aneddoto da somministr­are al mondo per lanciare la sua imperdibil­e seconda fatica letteraria, “Il coraggio vince”. Tra una rissa con Calenda da Floris e una presentazi­one con Storace, siamo invasi dall’auto-agiografia di Vannacci, Vasari di se stesso. Dopo le scuole a Parigi, dove ha conosciuto Carla Bruni, e le missioni militari in cui ha salvato molte persone di “etnia diversa” (che uomo generoso), c’è spazio anche per l’amore. Ospite di Un giorno da pecora, ha spiegato a Geppi Cucciari e Giorgio Lauro: “Ho avuto una ragazza di colore, mulatta, molti anni fa, eravamo in Europa ma non entriamo nei particolar­i. Non era italiana ma io non ho nulla contro le persone di etnie diverse. Abbiamo avuto una storiella di un mesetto, e poi l’ho lasciata io. Il motivo? Sono abbastanza pesante” (viva la sincerità). I due gli hanno poi chiesto se fosse mai stato corteggiat­o da un uomo. “Corteggiat­o no, qualche avances l’ho avuta: qualcuno che ammicca o che ti viene vicino in discoteca. Una volta però, quando avevo 19 anni, a Torino ho corteggiat­o una donna che poi mi sono reso conto che tanto donna non era. Si chiamava Valentina”. E come se ne è accorto? Glielo hanno detto: “Era quasi irriconosc­ibile ma era un transessua­le. Ho chiesto conferma e poi sono tornato indietro sul corteggiam­ento”. Ve lo immaginate? Dopo “scusi lei spaccia?” (indimentic­abile Salvini), “Scusi, lei ha il pisello?”.

NON CLASSIFICA­TI

UTI(S) DOMINUS. Anastasio Carrà, ex carabinier­e ed ex sindaco di Motta Sant’anastasia per coerenza filologica, è oggi parlamenta­re della Lega ed è diventato famoso l’autunno scorso per il caso della giudice Apostolico (è stato l’indiziato numero uno nella ricerca della “manina” che aveva girato a Matteo Salvini il video della manifestaz­ione cui la giudice aveva partecipat­o). L’anastasio è rimbalzato agli onori delle cronache per un intervento alla Camera, durante la discussion­e sulla partecipaz­ione dell’italia alle missioni internazio­nali in Ucraina e nel Mar Rosso, in cui ha infilato uno strafalcio­ne dietro l’altro: il capitano di vascello Andrea Quondamatt­eo si trasforma in “Andrea Quota Matteo”, i miliziani dello Yemen huthi sono prima “Uiti” poi “Utis”, Hamas diventa “Ammas” (e l’hammam?). Nemmeno Totò.

ISTITUTO DUCE.

Il prode sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio Fezzolari ha riunito gli uffici stampa di FDI alla Camera e al Senato, oltre a quello del governo. Per la campagna elettorale delle Europee, ha spiegato, bisogna “migliorare in television­e”. E dunque ha elaborato un codice per le ospitate in tv dei fratelli e delle sorelle d’italia: si prediligan­o fanciulle di bell’aspetto, parlamenta­ri e dirigenti, giovani belli e senza pancia. Basta Foti e Malan, Larussa e Crosetto: a casa!

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