Bonino & Cuffaro: Renzi ora organizza il clan dei rottamati
Da Totò Cuffaro a Emma Bonino, passando per Sandra Mastella: Matteo Renzi in questi mesi le ha provate tutte per arrivare al 4% nella corsa verso Bruxelles. Cercando di stringere accordi con riciclati, condannati, vecchie cariatidi della politica. Senza curarsi nemmeno della difficoltà di tenere insieme una grande vecchia della politica (seppur passata con una certa disinvoltura per le esperienze politiche più variegate) a personaggi in odore di mafia.
OGGI È ATTESO
a Roma l’ex presidente della Sicilia, che ha scontato una condanna in carcere per favoreggiamento alla mafia. Doveva essere un incontro con il leader di Italia Viva per definire i dettagli della lista da fare insieme, il Centro. Ma l’incontro potrebbe saltare o sancire la rottura della trattativa. Non per la volontà del fu Rottamatore, quanto per l’incompatibilità con Emma Bonino. “Visto l’accordo siglato da Matteo Renzi con #Totòcuffaro, condannato nel 2010 a sette anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa Nostra, oggi ‘Mister Stai Sereno’ si presenterà al tavolo con +Europa anche in veste di portavoce di Totò Cuffaro?”, scriveva ieri su X il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. Perché infatti oggi – salvo sorprese dell’ultima ora – sarà ufficializzata la lista Stati Uniti d’europa, con la partecipazione di Iv, più Europa, i Liberali di Marcucci, Volt e i Socialisti. “Stiamo lavorando per portare a Bruxelles diversi parlamentari europei che non siano sovranisti o populisti. Persone che credono negli Stati Uniti d’europa. Persone che fanno politica. Perché serve l’europa e serve la politica, mai come in questo momento drammatico per il futuro del pianeta. C'è chi pensa ai veti, io penso ai voti”: così ieri Renzi, anticipando pure le polemiche. La lista non vedrà la partecipazione di Carlo Calenda. Salvo ripensamenti (esclusi però categoricamente in tutte le sedi dall’interessato), visto che a questo punto le possibilità di Azione da arrivare al quorum si riducono.
Quella di oggi, però, è un’altra storia. E racconta prima di tutto che il fu Rottamatore è costretto a fare un passo indietro e a non correre per le Europee. È questo il prezzo da pagare per avere la disponibilità di Bonino, che dovrebbe mettersi in gioco in prima persona, in ticket al centro con il renzianissimo Nicola Danti. Per Renzi, in fondo, un sacrificio relativo, visto che a Bruxelles comunque non sarebbe andato, visti i suoi numerosi conflitti d’interessi.
Non è un caso, vista la tempistica, che la trattativa sia stata svelata proprio ieri dal Giornale di Sicilia: Cuffaro non ci sta a farsi fare fuori, dopo mesi di abboccamenti, che vedevano la sua Dc di nuovo alla ribalta e prevedevano anche un nome per la lista, Il Centro. Proprio le parole che Renzi aveva messo sotto la sua faccia, sui cartelloni con i quali ha tappezzato autobus e stazioni di tutta Italia. Ma, mentre fonti di Iv non confermano e non smentiscono l’accordo, Riccardo Magi, segretario di più Europa, sul punto è chiaro: “Era una delle ipotesi, ora che chiude con noi, questa decade”.
CUFFARO, dunque, di certo non potrà candidarsi in prima persona, ma i rumors dall’isola confermano che – attraverso il suo luogotenente, Davide Faraone – Renzi in lista metterà un nome che a lui fa riferimento. Nell’isola, tra i voti “liberi”, dopo la rottura con la Lega, ci sono anche quelli di Lombardo: ma l’accordo sarebbe pronto con Forza Italia o Fratelli d’italia. Resta ancora aperta la questione Sandra Mastella, che Renzi sta corteggiando da mesi. Anche qui, la “compatibilità” è tutta da verificare. Così come le liste sono da comporre. Di certo, c’è che nella scelta di più Europa ha contato anche l’insistenza di Della Vedova, legato a doppio filo a Gianfranco Librandi e alla sua disponibilità a finanziare campagne elettorali passate, presenti e future.
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