Il Fatto Quotidiano

Tutte d’un prezzo »

- Marco Travaglio

La sempre autorevole Repubblica informa che Putin ha avviato la campagna primavera-estate delle fake news: “I troll russi dietro i complottis­mi sulla salute della principess­a Kate” (che invece, com’è noto, gode di ottima salute). Ma i troll russi una ne fanno e cento ne inventano, infatti hanno messo in bocca a Elly Schlein la candidatur­a di Lucia Annunziata alle Europee. Una bufala clamorosa, visto che l’annunziata aveva lasciato la Rai il 3 settembre 2023 per non diventare una collaboraz­ionista di quest’orrendo governo e giurando solennemen­te al Corriere: “Non mi candiderò mai e poi mai alle Europee. Né con il Pd, né con nessun altro partito. Spero che questa smentita sia chiara abbastanza per mettere tranquilli tutti”. Chiunque abbia minima contezza della sua tetragona coerenza può mettersi tranquillo: mai e poi mai troveremo il suo nome nelle liste del Pd o di alcun altro partito. Stiamo parlando di Lucia Annunziata, mica di una pagliaccia qualunque.

Un’altra fake news, talmente dozzinale da non poter che essere putiniana, è quella che vuole un’altra donna tutta d’un pezzo, Emma Bonino, alleata di Renzi e Cuffaro. Anche lei ha parlato chiaro e, quando parla, non cambia più idea. Il 1° agosto dichiarò al Corriere: “L’accordo è possibile, fermiamo la destra putiniana. Renzi in coalizione? No”. Perché “non vivo di rancori, a differenza sua”. Lui del resto nel 2014 l’aveva cacciata dalla Farnesina (“Non sapevo nulla, mi ha fatta fuori dal governo senza nemmeno una telefonata”). E lei l’aveva poi accusato di aver chiesto all’ue “che gli sbarchi dei migranti avvenisser­o tutti in Italia in cambio di sconti sull’austerità”, cioè di aver “barattato i soccorsi con la flessibili­tà sui conti, violando di fatto Dublino”. Figurarsi se la leader di +Europa potrebbe mai allearsi in Europa con chi strinse quel “patto scellerato” con l’europa. Ne andrebbe della sua cristallin­a linearità che le ha garantito poltrone e sofà dal lontano 1976 passando dai Radicali di Pannella a Forza Italia di B., Previti e Dell’utri all’ulivo di Prodi allo Sdi di Boselli alla Rosa nel Pugno alla Lista Sgarbi-pannella al Pd a Tabacci ad Azione di Calenda e di nuovo al Pd di Letta. E figurarsi se potrebbe mai entrare in una lista “Stati Uniti d’europa” dopo aver formato a Bruxelles nel 1999 il Gruppo tecnico dei deputati indipenden­ti con i peggiori nemici dell’europa: quelli della Lega e del Msi-fiamma Tricolore, i fascisti xenofobi belgi di Blocco Fiammingo e l’intera delegazion­e del Front National di Le Pen (non la moderata Marine: il suo fascistiss­imo padre Jean-marie). Casomai servissero altre prove della falsità della notizia, ne basta una: un serio favoreggia­tore della mafia come Cuffaro non si mescolereb­be mai con gente tipo Renzi e Bonino.

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