Il Fatto Quotidiano

I matti sono al governo e in Parlamento

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Si narra in un racconto che il maestro domandò ai suoi discepoli la differenza tra un nevrotico, un pazzo e un sano e davanti al loro mutismo chiarì che “un nevrotico dice che due più due fa quattro ma gli dà un enorme fastidio, il pazzo dice che due più due fa cinque e il sano dice che due più due fa cinque se lo dicono tutti gli altri!”. La mente umana è un grande mistero e pensare di imbrigliar­la e definirla nell’ambito di un test d’indagine psichiatri­ca per stabilire se un magistrato è sano o picchiato mi sembra impresa ardua tanto più che la psicologia, la psicoanali­si e la psichiatri­a sono ben lontane dal poter essere definite scienze esatte. E semmai ciò dovesse diventare legge, allora perché non estenderla anche ai politici che in fondo nella storia hanno fornito molto materiale comportame­ntale degno di Tso? Si pensi a uno Sgarbi trascinato a braccia più volte dai commessi fuori dall’aula parlamenta­re urlante e sbraitante, come un pazzo appunto! E di Biden ne vogliamo parlare? Un uomo che dorme con la valigetta contenente i codici dell’attacco nucleare sul comodino, ormai fuori controllo, che si appresta a essere sostituito, forse, da un altro matto di come Trump? A questi i test chi glieli fa? No, i test vogliono farli a Gratteri, pensate un po! Invero tutta questa comica storia conferma ancora una volta che i “sani” della casta non vogliono essere ascoltati al telefono, né giudicati né osservati ai caselli, vogliono fare come gli pare e legiferano per difendersi dai magistrati, organo preposto di controllo, dopodiché una, cento, mille Santanchè, saranno liberi di fare ciò che vogliono!

MAURIZIO DICKMANN

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