Il Fatto Quotidiano

“Stop inspiegabi­le, ora si disconosce il valore sociale su disabili e anziani”

- Paolo Petrucci » Patrizia De Rubertis

“Che enorme delusione. Escludere le onlus dal Superbonus è inspiegabi­le. Anche perché è stato il governo Meloni a prevederne la proroga fino al 2025 dopo aver capito le potenziali­tà della misura sugli enti non profit che accolgono anziani non autosuffic­ienti e persone con disabilità. Ora non ci ritengono più meritevoli?”. È affranto e preoccupat­o Paolo Petrucci, presidente della Cooperativ­a sociale Animazione Valdocco e componente della presidenza di Legacoopso­ciali. Le ultime 24 ore le ha passate perlopiù al telefono, tra ingegneri, sindaci e commercial­isti, per capire la portata del provvedime­nto del ministro Giorgetti che “dalla sera alla mattina” lo costringer­à a rinunciare a decine di progetti per migliorare alcuni degli oltre 150 immobili destinati al sociale e al sociosanit­ario che gestisce in Piemonte, dove ospita oltre duemila tra minorenni e adulti, tra cui quattro Rsa con circa 300 anziani non autosuffic­ienti.

Non un bel segnale.

Siamo tutti increduli, in questi giorni avrei dovuto presentare una nuova Cila per avviare dei lavori per ristruttur­are e migliorare l’efficienza energetica di una struttura a Racconigi, nel Cuneese. L’immobile è del Comune ma non sa cosa farne. Noi con 5 milioni di investimen­to, di cui 1,8 milioni di Superbonus, avremmo creato una nuova Rsa. Ma ora siamo bloccati, dove troviamo i fondi necessari?

Non è che ne girino molti nel Terzo settore...

Proprio no. Basti pensare alla debole riforma dell’assistenza agli anziani non autosuffic­ienti. E ora il governo se la prende con le strutture che senza scopo di lucro si prendono cura della fragilità.

La maggior preoccupaz­ione è per i conti pubblici.

Noi abbiamo sempre rispettato le rigide norme. Le nostre sono strutture controllat­e da Asl, Nas e dalle stesse associazio­ni dei familiari. Ricordo che il 110% non solo limitava le agevolazio­ni agli enti non profit, ma chiedeva anche che i consigli di amministra­zione lavorasser­o a titolo gratuito e solo per beni immobili destinati a attività sociosanit­arie e socioassis­tenziali. Sa quante persone hanno deciso di rinunciare ai compensi pur di avviare i lavori?

Lei quanti ne ha fatti?

La nostra Cooperativ­a ha concluso 7 lavori, ma ne avevamo già pronti altri 5 in grado di riabilitar­e anche strutture pubbliche. Tra queste ci sarebbe stato anche un edificio di cinque piani, il “Cimarosa”, ricevuto in concession­e dal Comune di Torino, vicino l’università. Grazie ai fondi del Pnrr faremo un Centro Servizi per cittadini in condizione di svantaggio sociale, con annessi alloggi per emergenza abitativa e housing sociale, mentre per gli altri piani con fondi propri e grazie ai Bonus avevamo pensato ad un nuovo studentato. Che peccato...

Tutti progetti meritevoli?

Certo, parliamo di aiutare le persone che versano in situazioni estreme di povertà, di disabili, di interventi per gli anziani. Noi siamo riusciti a riqualific­are ed efficienta­re dal punto di vista energetico strutture dove far vivere meglio le persone bisognose di cura e assistenza. Del resto è stato questo governo a considerar­ci meritevoli, prorogando lo scorso anno il Superbonus fino al 2025. E ora improvvisa­mente non lo meritiamo più?

‘‘ Con i lavori facciamo vivere meglio le persone che per una vita resteranno svantaggia­te

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