Un piromane seriale incendia Grado e la poliziotta eremita ritorna in servizio
Quando il crimine sfregia l’incanto. Grado e la sua laguna adriatica, nel Friuli Venezia Giulia, sono uno dei posti più belli del Paese. Ed è qui che da più di un lustro Andrea Nagele, austriaca che lavora a Klagenfurt, ambienta i gialli che hanno per protagonista la commissaria Maddalena Degrassi. E quest’ultimo Grado in fiamme (traduzione di Rachele Salerno), il sesto della serie edita da emons:, specializzata nei titoli in lingua teutonica, parte dall’abisso di dolore e di rabbia e di solitudine in cui è precipitata la poliziotta dopo il sanguinoso epilogo del quinto romanzo, Grado al chiaro di luna. Alle nozze della mamma di Degrassi, vedova, con il capo della polizia di Grado, un commando di killer ha ucciso Franjo, lo chef amato dalla commissaria. Così da un anno e mezzo la donna è diventata un’eremita alcolista e fumatrice, a pochi chilometri dalla cittadina.
MA A GRADO
c’è un piromane seriale, che fa pure una vittima a bordo di una barca, e Degrassi decide di tornare in servizio. Nagele è una psicoterapeuta e i suoi sono quindi gialli che ruotano attorno alle lacerazioni € dell’anima e ai traumi della mente ma senza una deriva splatter ed eccessi specialistici, come sovente accade nel thriller psicologico. Queste che racconta sono ossessioni del passato di persone normali che fanno un lavoro normale e che si riverberano nel ritmo tranquillo di un centro turistico come Grado. Oltre a Degrassi e ai suoi collaboratori, i personaggi della vicenda sono il coraggioso pompiere Raffaele, innamorato della barista Aurora; il professore Fabrizio, marito di Viviana, amica della poliziotta; la giovane receptionist Filippa, annilichita da un disastro familiare e molestata dal padrone dell’albergo dove lavora.