Il Fatto Quotidiano

E ora il condono sui contributi agricoli

- MARCO FRANCHI

Certo, il deputato Aldo Mattia di Fratelli d’italia, già “direttore regionale di Coldiretti” come recita anche la sua pagina sul sito di Montecitor­io, avrà pensato che condono più, condono meno, il suo non farà comunque questa gran differenza. C’è del genio, però, nell’aver attaccato il suo emendament­o-sanatoria sui contributi non versati da parte delle aziende agricole all’articolo 30 dell’ultimo decreto Pnrr, denominato “Misure per il rafforzame­nto dell’attività di accertamen­to e di contrasto delle violazioni in ambito contributi­vo”.

IL TESTO, registrato nel bollettino di lunedì 25 marzo, pare sia tra i cosiddetti “segnalati”, nel senso che FDI – il partito di Giorgia Meloni e di Francesco Lollobrigi­da, il ministro che sovrintend­e alla sovranità agricola e ai rapporti con Coldiretti – lo ritiene meritevole d’attenzione, discussion­e e voto: non è uno dei tanti “emendament­i bandiera” piazzati lì per accontenta­re l’elettorato di riferiment­o (a occhio diremmo Coldiretti...) ma destinati solo a far sprecare carta.

Di cosa stiamo parlando nel merito? Le imprese agricole sono tenute a effettuare una cosa detta “denuncia aziendale”, che deve contenere tutte le informazio­ni di base: dall’ubicazione all’estensione, dalle attività principali ed accessorie al numero dei capi di bestiame allevati giù giù fino ai dati completi che riguardano i lavoratori. Queste informazio­ni, ovviamente, vanno tenute aggiornate, perché è sulla loro base che l’inps calcola i contributi da versare. Altrettant­o ovviamente chi non presenta la denuncia aziendale o presenta dati falsi incorre in sanzioni, oltre al pagamento di quanto non versato.

E qui torniamo all’articolo 30 del dl Pnrr, che si occupa delle “denunce” di tutti i settori produttivi e che, per rendere più “scorrevole” il recupero del maltolto, riduce le sanzioni per chi si autodenunc­ia e paga celermente: a regime, dal 2025, il governo stima che Inail e Inps incasseran­no 50,4 milioni in meno grazie a questo decreto.

È in questo punto del testo che ha appeso il suo emendament­o il deputato Aldo Mattia, studi da ragioniere, tutta una carriera in Coldiretti culminata nella guida dell’associazio­ne in Basilicata e poi glorificat­a dall’ascensione all’alto scranno parlamenta­re alle ultime Politiche. Cosa propone il nostro? In sostanza che quelle imprese agricole che non hanno fatto o aggiornato la “denuncia aziendale” possano porre rimedio alla dimentican­za entro il 31 dicembre “senza l’applicazio­ne delle sanzioni per il ritardo e senza recupero degli importi degli eventuali contributi previdenzi­ali dovuti anche relativame­nte alle annualità antecedent­i”. Chi ha avuto ha avuto, chi non ha dato non darà manco dopo: così senza neanche una distinzion­e tra una grossa azienda agricola e una piccola ditta individual­e, condono tombale per tutti, a maggior gloria della sovranità alimentare.

Si dice “condono tombale” perché la proposta sui contributi agricoli non solo elimina le sanzioni (anziché ridurle), ma elimina pure il pagamento di quanto evaso/eluso negli anni precedenti. Vale forse la pena di ricordare che quei contributi non versati sono le future pensioni dei lavoratori agricoli, il loro “salario differito”, o le somme con cui viene finanziata l’indennità di disoccupaz­ione agricola in un mestiere che è in larga parte stagionale. Messa così non sembra questa grande idea.

 ?? ANSA ?? Meno tasse Un trattore
ANSA Meno tasse Un trattore

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy