Il Fatto Quotidiano

Formaggio contaminat­o, il papà del bimbo in coma: “Occultati i rischi del latte crudo”

- TRENTO GIUSEPPE PIETROBELL­I

Quel padre non può arrendersi e lancia una sfida ai signori del formaggio fresco trentino. Da sette anni suo figlio è in stato vegetativo, per aver mangiato il “Due laghi” infettato dall’escherichi­a coli, che gli ha causato danni irreversib­ili al cervello. Giovan Battista Maestri ha raccontato al Fatto Quotidiano la sua storia, il dramma del piccolo e della famiglia, la fatica di ottenere giustizia, dopo aver subito l’ultimo insulto: il caseificio di Coredo – all’origine della malattia – è stato additato come modello di qualità del nuovo “Val di Non Fresco Formaggio Nostrano”. Uno scandalo in cui sono coinvolti Concast, il Consorzio dei caseifici sociali trentini, la Provincia di Trento, il caseificio di Coredo e l’apt Val di Non. La denuncia di Maestri ha fatto scoppiare il caso. Concast si è finalmente scusato: “Nulla potrà lenire il dolore, ma abbiamo imparato molto, implementa­ndo i controlli”. La Provincia ha nicchiato, ammettendo “qualche negligenza”. Bella forza, lo dimostrano già le sentenze della magistratu­ra contro il presidente e il casaro di Coredo. “È tardi, non basta”. Maestri ha convocato i giornalist­i per spiegare che i Formaggi Trentini devono cambiare, i responsabi­li devono rispondere a domande cruciali per la salute pubblica. Parla di “occultamen­to sistematic­o e pertinace dei rischi sanitari connessi alla commercial­izzazione dei prodotti caseari a latte crudo”. Denuncia le campagne di pubblicità di un prodotto “dolce e gustoso, ottimo per i toast o per la merenda dei bambini”, che non dicono quanto sia “intrinseca­mente pericoloso per bimbi, donne in gravidanza e soggetti fragili”. “Perché è stato scelto proprio il Caseificio di Coredo (già condannato) per promuovere un prodotto d’eccellenza?”, si chiede. C’è consapevol­ezza di quanto la propaganda commercial­e possa impattare sulla salute pubblica? Concast “ammette che la Seu (sindrome emolitico-uremica) è insorta nel piccolo Maestri per il consumo del formaggio contaminat­o?”. Concast, Apt Val di Non e Assessorat­o provincial­e “sono consapevol­i che la moda dei formaggi a latte non pastorizza­to e breve stagionatu­ra comporta gravi rischi di salute pubblica a carico dei bimbi?”. Cosa fanno per evitarli e sono disposti a informare il consumator­e? Il bimbo non potrà più guarire, ma forse altri non si ammalerann­o come lui.

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