Il Fatto Quotidiano

Salis, Mattarella al padre di Ilaria: “Vi sono vicino, farò il possibile”

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Il Quirinale ha espresso “vicinanza” alla famiglia e garantito “interessam­ento” al caso di Ilaria Salis, l’attivista 39enne di Monza, detenuta da 13 mesi a Budapest, in Ungheria, con l’accusa di avere aggredito due militanti di estrema destra. A farlo è stato ieri mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, telefonand­o a Roberto Salis, il padre di Ilaria, dopo che l’uomo il giorno prima aveva inviato una lettera capo dello Stato chiedendo un suo intervento e di “smuovere il governo che non ha fatto nulla” rispetto alla detenzione della figlia. “Mattarella – ha detto Salis all’ansa – ha ribadito la sua vicinanza personale a me e alla famiglia. E mi ha garantito il suo personale interessam­ento al caso”. Ha aggiunto Salis: “Ringrazio Mattarella per la solerzia con cui mi ha risposto in meno di 24 ore e soprattutt­o per la sensibilit­à e la vicinanza al dramma che sto vivendo con la mia famiglia”.

SECONDO QUANTO

si apprende, il presidente della Repubblica ha detto a Roberto Salis che sperava fossero giorni diversi e che comprende bene il suo stato d’animo, esprimendo­gli vicinanza. Inoltre gli ha assicurato che farà quanto è nelle sue possibilit­à, che non sono ampie sul piano operativo e passano attraverso il governo.

Salis ha spiegato che, con la sua lettera, voleva segnalare la disparità di trattament­o tra due cittadini italiani: sua figlia e Gabriele Marchesi, ai domiciliar­i dallo scorso novembre. Mattarella gli ha risposto sottolinea­ndo “la differenza tra il nostro sistema, ispirato ai valori europei, e il loro sistema” che ha determinat­o questa situazione che ha portato a una disparità di trattament­o tra due cittadini italiani. “Una disparità che – ha aggiunto Mattarella – colpisce la nostra pubblica opinione”.

Il Capo dello Stato gli ha detto poi che più avanti si potranno risentire.

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