Il Fatto Quotidiano

Il Crescent è meglio di Positano: lo dice lo spot di De Luca

- » Vincenzo Iurillo

“EBENEVENTO TRA LE COSE “DIVINE” MANCA PURE IL SANNIO

ppure in mezzo a tanta grandezza io mi sento vicino a tutto. È come un senso di bello e di buono che mi abbraccia”, dice un Alessandro Gassman in gran forma. In quel preciso istante, nello spot promoziona­le Campania Divina, prodotto dalla Regione di Vincenzo De Luca per promuovere le bellezze del territorio campano, compare il maxi palazzone del Crescent di Salerno. Ed in molti sono saltati dalla sedia inorriditi.

A cominciare dall’architetto Fausto Martino, ex assessore di Salerno che nel 2003 si dimise dalla giunta De Biase per contrasti con l’allora deputato Ds ma sindaco di fatto De Luca sulle varianti che avrebbero dovuto stravolger­e pezzi della città, premio Zanotti Bianco di Italia Nostra per aver difeso il patrimonio culturale e ambientale della Sardegna meridional­e durante i tre anni trascorsi lì da Soprintend­ente. “De Luca – scrive Martino sui social – è davvero convinto che questo osceno condominio privato, realizzato su un’area che appartenev­a al demanio, cioè a noi tutti, è l’ottava meraviglia del mondo? O tenta di convincere noi?”.

Il governator­e forse sì, che da sindaco sulla mezzaluna del Crescent puntò la maggior parte delle fiches della riqualific­azione della costa di Salerno, realizzand­o la piazza di mare più grande d’europa, affrontand­o per questa colata di cemento un processo che lo accusava di nefandezze e dal quale è uscito assolto. E con quel verdetto si salvò anche il fabbricato, che in caso di condanne era a rischio confisca. Ma i campani, e chi davvero la conosce la Campania, forse sono un po’ meno convinti. Si chiedono ad esempio perché in due minuti di immagini – tra l’isola d’ischia, i templi di Paestum, la reggia di Caserta, il teatro San Carlo di Napoli, il Vesuvio che mai può mancare e tanti pezzi e pezzetti di costa – non si sia ricavato nemmeno un secondo per lo spettacolo della “città verticale” di Positano, architettu­ra spontanea incastonat­a sulla roccia a strapiombo sul mare, in un tripudio di colori che l’ha resa celebre e ricercata nel mondo.

I gusti sono gusti. Ma quando si maneggiano soldi pubblici per uno spot che dovrebbe promuovere tutto il territorio, bisognereb­be stare attenti a non escludere qualcosa di importante. E ad essere più inclusivi. Campania Divina ha infatti fornito argomenti a chi da lustri sponsorizz­a l’uscita del Sannio dalla Regione per creare accorparlo al Molise e creare il Molisannio, idea recentemen­te rispolvera­ta dal sindaco di Benevento Clemente Mastella. Nel video il Sannio, sempliceme­nte, non c’è. Cancellato. “Addirittur­a (c’è) il Crescent e non l’arco di Traiano di Benevento. Un altro babbà’” commenta irato un utente social sotto il video. La polemica è approdata sui tavoli della politica. Per Forza Italia “l’omissione in video è molto grave”. Anche Fdi ha protestato: “Il presidente De Luca pensa che la Regione sia composta solo dalla fascia costiera o poco più. Non è un caso che De Luca si rechi nel Sannio solo quando c’è da fare campagna elettorale”. Col Molisannio scongiurer­ebbero pure queste trasferte.

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Cemento L’opera sorge a Salerno. È un condominio per ricchi davanti al mare sopra a una grande piazza

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