Le “figurine” europee di Schlein minacciano Topo, Mr. Preferenze
Conoscete Raffaele Topo, detto Lello, figlio di Francesco, detto Ciccio, da Villaricca, provincia di Napoli? Per ragioni che vi spiegheremo tra qualche rigo, Elly Schlein, per via della fame di voti che affligge il Pd, deve fare in modo di non scontentare Topo, già sindaco appunto di Villaricca per dieci anni, già consigliere regionale della Campania per due mandati, già deputato per una legislatura. Lello è un democristiano di notevole fattura, figlio prediletto di Ciccio, autista personale di Antonio Gava, viceré di Napoli e capo dei dorotei, ma siamo al secolo scorso. Attualmente, e il fatto ha dell’incredibile, Lello – benché gonfio di voti – è disoccupato. “Con le preferenze vado forte, ho sempre vinto e raccolto il meglio. Mi sono immolato alle scorse elezioni facendomi maciullare dall’immondo Porcellum per spirito di servizio. Col Porcellum non conta chi sei, dove abiti, quanti amici hai al tuo fianco, quanti voti da raccogliere. Conta solo il posto in lista. Ho aiutato Roberto Speranza, che era davanti a me, a vincere la scommessa, sono stato soldato tra i soldati”.
AVENDO servito il Pd, ora Topo attende di essere riverito: “Mi vuole il partito di Napoli e chi sono io per dire di no? E il fatto che finalmente si giochi con le preferenze mi fa essere più ottimista, volitivo, speranzoso”. Topo è una macchina di voti che ingombra il tavolo senza dividere buoni e cattivi. Fanpage l’ha fotografato a una cena elettorale con imprenditori e amministratori dal passato complicato. “Tutto falso, ho smentito dettagliatamente”.
Al sud si candida la segretaria, e deve essere la più votata, poi c’è Antonio Decaro, il sindaco di Ba