La perizia: “Ghb nei capelli di lei, ma era fisiologico”
Pari e patta: la consulenza della Procura di Milano sull’assunzione della droga dello stupro (Ghb) da parte della 22enne che ha denunciato di violenza Leonardo Apache La Russa, non fa chiarezza. Dal documento di 21 pagine: “Per lo svolgimento delle indagini (...) sono state rese disponibili due ciocche di capelli prelevate l’11 luglio 2023”. Circa un mese dopo, la sera del 18 maggio al club Apophis di Milano dove, secondo l’esposto, la ragazza e La Russa si incontrano. Da qui la serata si sposta nella casa del presidente del Senato dove, si legge in denuncia, avviene la violenza. Due gli indagati, La Russa jr e l’amico dj Tommaso Gilardoni. La vittima dichiarerà di aver assunto cannabinoidi, cocaina, oltre a psicofarmaci secondo prescrizione medica. La consulenza: “Considerando la crescita media del capello di 1 cm\mese sono state valutate assunzioni della sostanza riferibili a un arco temporale di 5 mesi dalla data del prelievo (…). Le analisi (…) hanno evidenziato (…) una concentrazione fisiologica della molecola”. Tanto che “le concentrazioni di Ghb (...) sono sovrapponibili a quelle (...) attese in soggetti non consumatori”. Dal che la Procura: “Non è possibile esprimersi (...) a una singola somministrazione di Ghb in quanto tale evenienza non avrebbe prodotto un’apprezzabile variazione delle concentrazioni rilevate”. La difesa di La Russa jr: “Le conclusioni confermano che i livelli di Ghb sono costanti nell’arco dei 5 mesi e che tali livelli escludono assunzioni esterne”.