Patto su migranti e asilo, c’è l’ok a Bruxelles No di Lega, Pd e 5 Stelle. Altri morti in mare
Ieri è finita su uno scoglio dell’isola greca di Chios, nell’egeo, la traversata di tre sorelline afghane di 5, 7 e 10 anni. Come altri avevano percorso su un gommone nove miglia da una spiaggia turca. Chios è una delle porte dell’europa. Teatro dell’ennesimo naufragio in un Paese, la Grecia, che ha scelto la linea dura. Altri 18, tra cui la mamma delle bambine, si sono salvati. Come i 25 soccorsi più tardi dalla Guardia costiera di Lampedusa dopo un naufragio nelle acque affidate ai libici: c’era anche il cadavere di un’altra bambina e si parla di dispersi.
Nelle stesse ore a Bruxelles la maggioranza del Parlamento europeo, che si regge su Popolari e Socialdemocratici e teme l’avanzata delle destre xenofobe, ha votato il pacchetto su asilo e immigrazione. Dieci testi, diversi fra loro. Prevedono, tra mille altre cose, i rilievi biometrici all’arrivo (volti e impronte) dai sei anni in su. Estendono le procedure accelerate e la detenzione amministrativa. Escludono dall’ingresso stesso nel territorio dell’unione, sia pure con l’eccezione di famiglie e minori non accompagnati, coloro che provengono da Paesi ritenuti sicuri, ovvero per i quali le richieste di asilo sono accolte in meno del 20 per cento dei casi: finiranno in Centri di permanenza speciali, tre mesi per l’esame della domanda e tre per il rimpatrio (ammesso che ci sia l’accordo con il Paese d’origine). Stabilisce, infine, meccanismi di solidarietà a favore dei Paesi di primo approdo, come Italia e Grecia, ma indica in 30 mila l’anno i ricollocamenti, poca cosa rispetto ai 270 mila giunti nel 2023 in Europa, di cui 158 mila nel nostro Paese. L’alternativa è pagare 20 mila euro a migrante o farsi carico di rimpatri.
La Lega protesta perché l’accordo “lascia sola l’italia, così come i lepenisti francesi, gli ungheresi del partito di Victor Orbàn e le destre polacche e austriache che parlano di “patto immigrazionista”, mentre Fratelli d’italia ha votato in larga parte a favore e incassato i complimenti dei Popolari. Il ministro Matteo Piantedosi, per dire, esulta: “Superato Dublino”. Del resto si sono spaccati anche i socialdemocratici: il Pd che è all’opposizione a Roma ha votato no su diversi testi e “denuncia gravi e inaccettabili manchevolezze sui diritti umani, ma anche dal punto di vista degli interessi dell’italia”, mentre il Psoe che governa a Madrid ha detto più sì che no. Contrari Sinistra e Ong che difendono l’asilo. Ma pure, per altri motivi, il M5S.