Il Fatto Quotidiano

Veronesi, budget e nomine: il galà dei conflitti d’interessi

IL CENTENARIO DI PUCCINI La segretaria condannata per truffa, la pr, il suo commercial­ista: il Comitato si pronuncia sui 9,5 mln di spese

- Thomas Mackinson t.mackinson@ilfattoquo­tidiano.it

Al Comitato Puccini che gestisce 10 milioni di fondi pubblici serve una segreteria organizzat­iva. Il presidente Alberto Veronesi propone di retribuire con 25 euro l’ora la signora Anna Enrica Rossi di Lucca, 64 anni, benché nel 2012 abbia patteggiat­o un anno e otto mesi per truffa aggravata all’asl sui rimborsi nell’assistenza ai disabili, vicenda per la quale la Corte dei conti chiederà 100 mila euro di danni. Non è solo la segretaria, in alcune occasioni vota le delibere in sostituzio­ne dei membri che di lei sanno o poco o nulla, tanto che qualcuno chiede “se la Dott.ssa Rossi esista e lavori”. Veronesi invece la conosce da anni: è’ anche coordinatr­ice di un partito, Liberament­e Italia, che lui stesso ha costituito nel 2022 per sostenere alle politiche il candidato di Fratelli d’italia a Lucca, al cui responsabi­le nazionale spettacolo tenta di affidare la fornitura da 50mila euro per due statue di Puccini,

STONATO RAFFICA DI CRITICHE, DIMISSIONI E DENUNCE

sempre a spese del Comitato Nazionale che presiede.

L’organismo si riunirà domani per approvare bilancio e rendiconto ritrovando lì le cause di una raffica di critiche, dimissioni e denunce per “opacità e conflitti di interessi” della gestione Veronesi e del tentativo in extremis del sottosegre­tario Gianmarco Mazzi di salvare il salvabile, investendo gli ultimi 296 mila euro in un grande concerto-evento organizzat­o direttamen­te dal ministero, il 28 giugno, con Riccardo Muti.

Un coup de théâtre tardivo, che difficilme­nte potrà risollevar­e la deludente programmaz­ione di un intero anno fatta di concerti, galà ed eventi di livello locale e modesto, ma con un terzo del budget che finisce a finanziare iniziative e soggetti in cui Veronesi è portatore di interessi: 2,1 milioni alla Fondazione Festival Pucciniano (direttore artistico dal 1998, presidente 2015-2019, direttore musicale dal 2020 al 2022), oltre 1 milione alla Fondazione Giacomo Puccini (presidente fino ad aprile 2023 e tuttora membro del Cda). È il caso anche dell’accademia del Teatro alla Scala di Milano: Regione Lombardia ha messo Veronesi nel Cda il 21 ottobre 2023: tre mesi dopo, il 22 gennaio 2024, orchestra, coro e cantanti sono alla Camera dei deputati per un concerto da 35 mila euro, però a carico del Comitato Puccini. A fine mese sono a Viareggio per un “galà lirico” al costo di 173 mila euro. Altri 50 mila sono andati all’orchestra sinfonica della Calabria di Vibo Valentia, associazio­ne musicale che Veronesi ha fondato ad agosto 2022 e di cui è vicepresid­ente con delega artistica.

E poi c’è il sistematic­o “trasloco” di profession­isti che Veronesi coopta nei ruoli tecnici del Comitato senza renderne edotti i membri (che devono deliberarn­e gli incarichi) della reale portata delle interessen­ze tra designante e designati, neppure quando contestano titoli, competenze e procedure selettive. Lo scoprono oggi, leggendo il Fatto.

Il commercial­ista del Comitato che deve rendiconta­re i loro impegni di spesa, ad esempio, è il suo e da una vita, addirittur­a suo socio in varie imprese. E viene cooptato da Veronesi pur scrivendo nero su bianco che “non ha alcuna esperienza in comitati”. Il 13 marzo 2023 il presidente mette a verbale i risultati di una lettera-invito tra quattro candidati sui quali si asterrà perché li conosce personalme­nte e ha avuto rapporti profession­ali con loro. Guarda caso però l’offerta più bassa, 12 mila euro più Iva, arriva per l’appunto dal commercial­ista della onlus “Associazio­ne Sviluppo Sinfonico Siciliano” che fondò nel 2000. Si chiama Raffaele Siragusa e ha lo studio a Palermo, in via Generale Antonio Scavo 118/B, dove hanno sede anche tre società commercial­i: le Muse Srl, che dal 2013 organizza fiere ed eventi, di cui Veronesi è socio unico e con cui nel 2015 organizza un festival a Pompei; Europa Musica Srl, con cui nel 2016 organizza una Bohème al Foro Italico di Roma; la Damari Sicily Wine Srl, fondata da Veronesi nel 2014 per vendere vino in Cina, di cui Siragusa è amministra­tore unico. Infine è revisore dei conti della sua Orchestra Sinfonica della Calabria di Vibo Valentia.

Anche l’ufficio stampa del Comitato è il suo. Nel rendiconto ci sono 4.800 euro + Iva per un concerto alla Scala del 17 settembre 2023. Il 29 agosto Veronesi aveva proposto il nome di Veronica Meroni, giornalist­a dal 2014, che viene però cassato dal Comitato perché si occupa di “cucina, salute e benessere”. L’8 settembre 2023, propone allora quello di Renata Meroni, per una vita pr di Pavarotti. Sono madre e figlia, e Renata è stata la sua addetta stampa per molti anni. Adesso però ne ha 80 e non lavora più, ed è “naturale” che il contratto passi alla figlia che, nel frattempo, si spende per Veronesi: sul sito Milanopost.info scrive una serie di articoli che lo incensano pure se suona il piano per il candidato di FDI in Abruzzo. “Data la familiarit­à con mia madre – racconta – il maestro mi ha chiesto il favore, e il direttore del sito Fabrizio De Pasquale che è di Forza Italia mi ha detto ‘se hai bisogno fai pure’”. Ma è il Comitato che paga, cioè noi.

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59 anni
FOTO ANSA Direttore pluricandi­dato Il maestro Alberto Veronesi, 59 anni

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