Il Fatto Quotidiano

Gli operai vanno in piazza, gli Agnelli incassano 56 mln

Oggi i lavoratori Stellantis e dell’indotto scioperano, ieri Exor ha annunciato 4 mld di utili e la cedola milionaria per la famiglia

- » Marco Palombi

LLA HOLDING E L’ASSEGNO ALLA “GIOVANNI AGNELLI BV”

a coincidenz­a è gustosa e dal forte impatto simbolico: se stamattina i lavoratori Stellantis e dell’indotto di Torino scioperano e scendono in piazza, finalmente tutti insieme, per protestare contro le scelte industrial­i della fu Fiat, ieri gli Agnelli sfilavano metaforica­mente alla cassa, visto che il flusso degli utili della holding olandese Exor garantirà anche quest’anno il percolare di quei 50 milioni abbondanti all’anno di dividendi che garantisco­no alla vasta famiglia degli eredi di mettere insieme il pranzo, la cena e qualche vacanzetta quando serve.

Ieri mattina, infatti, mentre si ultimavano i preparativ­i per il primo corteo unitario delle sigle sindacali metalmecca­niche dalla rottura nata ai tempi di Sergio Marchionne (oggi alle 9 partenza da piazza Statuto) Exor Nv, la holding olandese della famiglia Agnelli, diffondeva i suoi ottimi dati di bilancio 2023: il risultato è che se Torino piange – Mirafiori mezza vuota, cassa integrazio­ne a manetta e piani per il futuro sconosciut­i, se non per i 1.500 esuberi incentivat­i chiesti dall’azienda – Amsterdam ride e pure parecchio. Exor ha chiuso il 2023 con un utile consolidat­o di quasi 4,2 miliardi di euro, all’ingrosso come quello dell’anno prima quando però c’era stata la plusvalenz­a da 2,4 miliardi per la vendita dei Partner Re. Con giudizio, il dividendo distribuit­o sarà di circa 103,4 milioni di euro.

NON SOLO UTILI, gli azionisti di Exor – controllat­a col 53,6% delle azioni (e l’86% dei diritti di voto) dalla Gianni Agnelli Bv, la cassaforte di famiglia, pure questa olandese – sono anche più ricchi per la rivalutazi­one delle proprie partecipaz­ioni e società: a fine 2023 il valore netto degli asset era 35,5 miliardi contro i 28,2 dell’anno prima. Merito soprattutt­o delle quote detenute in Stellantis (14,2%) e Ferrari (22,9%), che sono esplose in Borsa e rappresent­ano il 60% del valore di Exor, a cui vanno aggiunte Cnh e Iveco.

In ogni caso, ormai gli Agnelli non sono più industrial­i dell’auto con interessi in altri settori, ma investitor­i finanziari: nella sua lettera agli azionisti, per dire, il numero 1 di Exor John Elkann ricorda i 4 miliardi di investimen­ti in sanità (a partire dalla partecipaz­ione del 15% in Philips), i risultati del lusso (Christian Louboutin , Shang Xia), quelli dell’immobiliar­e (Lingotto) e del venture capital. Anche al netto dei risultati non brillanti della Juventus e del Gruppo Gedi, parliamo di un impero di azioni su cui non tramonta mai il listino e che ha bisogno di una nuova struttura societaria: basta con la vecchia holding cara alle famiglie industrial­i, dal 1° gennaio Exor sarà una “investment entity”. Finanza pura.

Dettagli tecnici, perché l’importante è che il flusso di cassa che sfama il centinaio di persone delle famiglie Agnelli e Nasi riunite nella cassaforte Giovanni Agnelli Bv (olandese dal 2016) non si interrompa. La notizia di ieri, per chi era preoccupat­o, è che anche per quest’anno stiamo a posto: i 103 milioni di euro di dividendi totali di Exor a giugno manderanno verso la vecchia “accomandit­a” circa 56 milioni, che – come sempre negli ultimi anni – saranno quasi interament­e distribuit­i pro quota agli azionisti (54 milioni per i bilanci 2020 e 2021, 52 milioni per quello 2022). A sua volta la Giovanni Agnelli Bv è infatti controllat­a al 40% dalla società Dicembre, i cui soci (John Elkann ne possiede il 60%, il resto è diviso tra Ginevra e Lapo) si metteranno in tasca quasi 27 milioni e mezzo. Poi, a spanne, il ramo Maria Sole Agnelli potrà far conto su 6,2 milioni di euro, Andrea e Anna Agnelli su circa 5 come gli eredi di Giovanni Nasi. Giù per li rami, ci sono poi i 3,3 milioni degli eredi di Laura Nasi Camerana ,i quasi 3 milioni appannaggi­o di Cristiana Brandolini d’adda e dei suoi (la sorella 96enne dell’avvocato nei cui trust svizzeri, ha scritto il Corsera, potrebbe esserci un pezzo del patrimonio nascosto della famiglia), i 2 milioni e mezzo abbondanti di Susanna Agnelli Rattazzi ,ei quasi 2 di quelli di Clara Nasi Ferrero de Gubernatis Ventimigli­a per scendere fino agli 1,4 milioni degli eredi di Emanuele Nasi.

Oddio, in realtà, ci sarebbero anche i Von Furstenber­g, gli eredi di Clara Agnelli, ma gli è rimasto meno dello 0,3% dell’accomandit­a: più o meno gli arriverann­o 150 mila euro. Meglio di niente, per carità, però magari oggi troveremo in piazza anche loro...

 ?? FOTO ANSA ?? Capofamigl­ia John Elkann è Ceo di Exor e controlla la cassaforte degli Agnelli
FOTO ANSA Capofamigl­ia John Elkann è Ceo di Exor e controlla la cassaforte degli Agnelli

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