Il Fatto Quotidiano

Elkann & Tavares, stipendi da record: 44 milioni in due

- » Giulio Da Silva

Non è stato paragonato a Cristiano Ronaldo solo perché la casella è già occupata da un altro manager dal turbostipe­ndio, Andrea Orcel di Unicredit, che nel 2023 ha ottenuto un aumento di stipendio da 7,5 a 9,75 milioni. Ma il paragone con il Marchese del Grillo ci sta tutto. Carlos Tavares, il manager portoghese che guida Stellantis, ha uno stipendio stellare che fa molto discutere.

In realtà la discussion­e si è già accesa in vista dell’assemblea degli azionisti che il 16 aprile si riunirà ad Amsterdam per approvare il bilancio 2023 di Stellantis e la remunerazi­one dei vertici del gruppo. Secondo il bilancio 2023, il compenso totale massimo del Ceo Tavares per il 2023 è salito del 56% a 36,49 milioni di euro al lordo delle tasse. Così hanno scritto diversi giornali, tra cui anche La Stampa (il 23 febbraio), il giornale posseduto da Exor, la holding degli Agnelli-elkann principale azionista di Stellantis.

In realtà, la somma è il compenso potenziale massimo che Tavares potrà incassare nei prossimi anni, se verranno centrati tutti gli obiettivi fissati dal Cda.

Il compenso effettivo percepito l’anno scorso dal manager nato a Lisbona il 14 agosto 1958 è un po’ più basso, in totale ammonta a 23,47 milioni. Questa somma è composta dallo stipendio fisso, 2 milioni, dalla quota variabile di breve termine legata ai risultati annuali, il bonus pari a 5,79 milioni, da benefici “post mandato” cioè versamenti per la pensione di 1,95 milioni, dalle azioni gratuite di Stellantis assegnate al manager e già maturate per

3,74 milioni, infine da un superpremi­o per la “trasformaz­ione” di Stellantis e per il raggiungim­ento di obiettivi in materia di tecnologia ed elettrific­azione. A quanto ammonta? Si tratta di un incentivo monetario di lungo termine di 10 milioni.

Ed è proprio questo premio che fa discutere di più. In vista dell’assemblea i consulenti dei fondi azionisti di Stellantis, i proxy advisor Glass Lewis e Iss, hanno dato l’indicazion­e di votare contro la relazione sulla remunerazi­one. A loro giudizio, nonostante gli ottimi risultati di Stellantis – utile netto di 18,6 miliardi e dividendi per 8 miliardi – la paga di Tavares è “eccessiva” e comporta un rischio per la reputazion­e aziendale alla luce dei piani di esuberi avviati in Italia, Francia e Stati Uniti. “Siamo scettici riguardo a ogni tipo di bonus che premia iniziative intrinseca­mente legate ai doveri tipici di un manager”, rimarca Glass Lewis. Iss critica anche gli 1,95 milioni di benefici pensionist­ici e la sproporzio­ne del compenso del manager rispetto agli altri gruppi europei e statuniten­si. Iss e Glass Lewis hanno criticato anche il presidente di Stellantis, John Elkann, per l’uso personale del jet aziendale (costato 430 mila euro). I compensi di Elkann in Stellantis nel 2023 ammontano a 8,08 milioni: uno fisso di 924 mila euro e azioni gratuite maturate per un controvalo­re di 7,16 milioni.

Non bastasse lo stipendio, Tavares è al centro anche dello scontro con il governo italiano che pretende una produzione nazionale di un milione di vetture. Minaccia ribadita ieri dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha contestato duramente la scelta di chiamare “Milano” la nuova Alfa Romeo che si produrrà in Polonia annunciata dal manager mercoledì.

CRITICI FONDI CONTRARI, URSO FURIOSO PER LA NUOVA “ALFA MILANO”

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