Il Fatto Quotidiano

Francia, Macron mostra i muscoli alla fabbrica delle munizioni

- » Luana De Micco

La svolta “bellicista” di Emmanuel Macron passa anche per Bergerac, cittadina di 27 mila abitanti della pittoresca Dordogna, nel centro rurale della Francia. Ieri il presidente francese, che non ha smesso da mesi di ribadire l’ipotesi di invio di truppe Nato nell’ucraina in guerra contro Mosca, ha indossato il casco da cantiere ed è andato a dare il via ai lavori del nuovo sito di produzione di polvere da sparo per munizioni della fabbrica Eurenco, che servirà tanto a stare al passo con le richieste di armi di Kiev tanto a sviluppare l’“economia di guerra” della Francia, concetto ripetuto a ritmo martellant­e da Macron e dal suo governo, rimbalzand­o sui media francesi. Secondo l’eliseo, Eurenco produrrà nel sito potenziato di Bergerac fino a 1,2 milioni di cariche modulari per cannoni, contro le 500 mila attuali, la maggior parte delle quali destinate a Kiev. Cariche che vengono usate tra l’altro per i cannoni Caesar, presenti sul fronte in Ucraina.

“In poco più di due anni, il mondo è cambiato. In realtà – ha detto Macron – ha cominciato a cambiare dieci anni fa, con il primo attacco della Russia in Crimea. Un cambiament­o geopolitic­o e geostrateg­ico, in cui le industrie della Difesa avranno un ruolo crescente, che sarà duraturo. Il mondo di cui parliamo non si fermerà se domani la guerra finisce, perché c’è stato un riarmo massiccio dalla Russia e ovunque in Europa le spese militari e gli ordini aumentano”. Accelerare l’economia di guerra è dunque per Macron “una necessità del momento: bisogna fare presto”. Eurenco, società detenuta al 100% dallo Stato francese, è il leader europeo della produzione di esplosivi e polvere da sparo, al 65% destinata finora all’export.

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