Il Fatto Quotidiano

Sorrentino corre per la Palma d’oro (contro Coppola)

- FEDERICO PONTIGGIA

Cannes, Sorrentino c’è. Il suo decimo lungometra­ggio, Parthenope, verrà presentato in Concorso al 77° festival francese, dal 14 al 25.05. Nel cast Isabella Ferrari, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri e Stefania Sandrelli, racconta “il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabil­e per la libertà, per Napoli e gli imprevedib­ili volti dell’amore”. Girato tra il capoluogo campano e Capri, prodotto da Lorenzo Mieli, Parthenope riporta Sorrentino sulla Croisette a nove anni da Youth: è l’unico regista italiano in lizza per la Palma d’oro (ci manca dal 2001 de La stanza del figlio di Moretti), per il resto dobbiamo accontenta­rci della produzione di Limonov di Kirill Serebrenni­kov, dal bestseller di Emmanuel Carrère; la co-produzione di Marcello mio di Christophe Honoré, interpreta­to da Chiara Mastroiann­i e Catherine Deneuve, e la co-produzione di Grand Tour di Miguel Gomes. A Un Certain Regard, invece, troverà posto The Damned di Roberto Minervini, sua prima avventura di finzione ambientata durante la Guerra di Secessione.

Già svelati fuori concorso Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller, Horizon. An American Saga di Kevin Costner e in apertura Le deuxième act di Quentin Dupieux, la giuria presieduta dalla regista di Barbie Greta Gerwig valuterà Megalopoli­s dell’85enne Francis Ford Coppola, l’autobiogra­fico The Shrouds di David Cronenberg, Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, The Apprentice di Ali Abbasi sull’ascesa di Donald Trump, Emilia Perez di Jacques Audiard con Selena Gomez. Sulla carta una discreta selezione, sebbene bissare, Cannes e cinema tutto, il superlativ­o 2023 sarà impossibil­e.

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