I manager di Stato alla corte di Meloni: tutti all’evento FDI
Cinque manager di Stato. Tutti insieme, tra sabato e domenica, si trasferiranno a Pescara per l’assemblea programmatica di Fratelli d’italia. Non un evento istituzionale o di governo, ma una manifestazione di partito, presentata ieri a via della Scrofa e cucita apposta per permettere a Giorgia Meloni di annunciare la sua candidatura come capolista alle elezioni europee in tutte le circoscrizioni. All’assemblea programmatica di Fratelli d’italia – che inizia venerdì e finisce domenica in Abruzzo – andranno il presidente e l’amministratore delegato di Leonardo Stefano Pontecorvo e Roberto Cingolani, l’ad di Enel Flavio Cattaneo, l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero e soprattutto quello di Eni,
Claudio Descalzi.
È PROPRIO il panel in cui parlerà l’amministratore delegato del Cane a sei zampe a sollevare più perplessità per il conflitto d’interessi che sta emergendo nella vendita dell’agenzia di stampa Agi, di proprietà dell’eni e in trattativa per passare al deputato leghista Antonio Angelucci. Sabato pomeriggio – nella “sala Budapest 1956” (il riferimento è alla resistenza anti-comunista anche se, ironia della sorte, qualcuno potrebbe legarla al regime di Viktor Orban) –-Fratelli d'italia ha organizzato un panel dal titolo “Modello piano Mattei” per elogiare il fantomatico piano di Meloni con i Paesi africani. Sottotitolo: “La via italiana per un nuovo rapporto tra Europa e Africa”. I relatori saranno il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il capodelegazione di Fratelli d’italia al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, il giornalista Federico Rampini, il presidente della fondazione Med-or Marco Minniti e soprattutto l’ad di Eni Descalzi. Moderati dal direttore di Libero ed ex capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Mario Sechi.
Un evento che solleva diversi dubbi visto l’intreccio dei protagonisti nella vicenda Agi. Descalzi è l’ad dell'eni, il colosso mondiale dell’energia che detiene l’agenzia di stampa dal 1965, mentre Sechi è l’ex dipendente di Palazzo Chigi e oggi direttore del giornale di proprietà di Angelucci, l’imprenditore e deputato leghista che dovrebbe comprare l’agenzia di stampa. Proprio Sechi viene considerato il mediatore nella trattativa, tant’è che dovrebbe essere lui a tornare a dirigere l’agenzia di stampa. Giovedì scorso la presidente del Consiglio Meloni da Bruxelles ha spiegato di non sapere niente della trattativa in corso.
Venerdì alle 16, nella “sala Vienna 1683” (la battaglia contro gli Ottomani) invece parlerà il presidente di Leonardo Pontecorvo che, insieme al ministro della Difesa Guido Crosetto e al direttore dell’agenzia per la Cybersicurezza Bruno Frattasi, discuterà di politica estera comune e difesa della libertà europea. Sabato alle 16 invece sarà l’ad di Enel Cattaneo a dialogare col ministro Adolfo Urso sulla “sfida dell’indipendenza tecnologica” e alla stessa ora l’ad di Fincantieri Folgiero parlerà di “Europa blu” con i ministri Nello Musumeci e Daniela Santanchè. Infine Cingolani che discuterà di intelligenza artificiale con il sottosegretario Alessio Butti.
IL GIORNO DOPO, la domenica mattina alle 11.45, Meloni chiuderà l’evento annunciando la sua candidatura alle elezioni europee. La sorpresa riguarda la presenza degli alleati Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini prima della premier. Tra gli outsider invece, nella tre giorni di evento, saranno presenti lo zio di Giulia Cecchettin, l’influencer creata dall’intelligenza artificiale Francesca Giubelli e non poteva mancare il rappresentante del board di Pro Vita & Famiglia per parlare di natalità. Sperando che non si presenti, come era avvenuto ad Atreju, anche l’ex compagno della premier Andrea Giambruno: “La kermesse è aperta a tutti i cittadini...”, risponde imbarazzato il responsabile organizzazione di FDI Giovanni Donzelli.
CASO AGI IL PANEL CON DESCALZI MODERATO DA SECHI