Il Fatto Quotidiano

Addetti duty free a Polaria: “Fassino aveva già rubato”

Segnalato alla polizia un episodio simile nello stesso negozio: verifiche. L’avvocato chiede pacatezza: “Troppo accaniment­o”

- » Vincenzo Bisbiglia ROMA

“Con Piero Fassino c’è stato già un precedente. Chiedete ai colleghi di turno al duty free un paio di settimane fa”. È la frase che si sarebbero sentiti dire gli agenti della Polaria che operano all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Qui, il 15 aprile scorso, il deputato del Pd ed ex ministro della Giustizia è stato denunciato per essersi messo in tasca una confezione di profumo Chanel del valore di oltre 100 euro ed essere poi uscito dall’area del duty free senza pagare. Ora la stessa Polizia di frontiera aerea, che si aspetta una delega d’indagine dalla Procura di Civitavecc­hia appena il fascicolo sarà formalment­e aperto, vuole ascoltare tutti i dipendenti di Aelia Lagardère che operano al duty free 15 del Terminal 1. L’obiettivo è sia approfondi­re i fatti accaduti a metà mese, sia verificare l’esistenza di ulteriori episodi simili.

LA TESI

è che, alcune settimane prima, Fassino abbia effettuato lo stesso gesto con un altro prodotto. Solo che in quel caso un dipendente del negozio glielo avrebbe fatto notare e lui lo avrebbe rassicurat­o affermando di essere diretto verso le casse. Per questo motivo, sempre secondo i segnalanti, il parlamenta­re non sarebbe stato né denunciato né identifica­to. Si tratta, va sottolinea­to, di una ricostruzi­one non confermata né dal diretto interessat­o né dai suoi legali. Soprattutt­o, è una segnalazio­ne solo verbale e totalmente da verificare.

Testimonia­nze ufficiali, infatti, al momento non ce ne sono: fonti di polizia confermano al Fatto che nessuno è stato ancora sentito a verbale, né che tra quelle fin qui raccolte vi siano dichiarazi­oni dirette (e soprattutt­o scritte) che certifichi­no l’evento segnalato. C’è solo, fin qui, la necessità degli investigat­ori di ampliare la rosa dei testimoni per avere un quadro completo della vicenda. Un secondo episodio, nelle modalità del tutto simile a quello del 15 aprile, potrebbe infatti complicare la posizione del parlamenta­re.

Posizione già non sempliciss­ima, in base ai nuovi dettagli emersi rispetto alla visione dei filmati della videosorve­glianza che sono stati già acquisiti dalla Polaria e saranno trasmessi a Civitavecc­hia. Nelle immagini, infatti, si vede Fassino avvicinars­i con il trolley al bancone dei profumi, prendere in mano la confezione di Chanel Chance, guardarla, metterla in tasca e poi allontanar­si verso l’uscita del duty free. Il parlamenta­re, nella sua prima replica, affermò che “avendo la valigia in una mano e il cellulare nell’altra” e “non avendo ancora tre mani” ha “sempliceme­nte appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”. Ma dal filmato, secondo la testimonia­nza di chi lo ha visionato – prima che venisse acquisito dalla Polizia – del telefono non vi sarebbe traccia.

NON SOLO. Fassino afferma di essere stato raggiunto subito dall’addetto alla vigilanza, appena compiuto il gesto di mettere il prodotto in tasca. Fonti di polizia al Fatto confermano che il deputato era uscito dall’area del duty free – sebbene fosse già monitorato in video – e che l’intervento sarebbe avvenuto solo quando è scattato il sistema antitacche­ggio (che non prevede la classica “sirena” ma una spia interna più discreta).

Distrazion­e o altro? Ieri il legale di Fassino, l’avvocato Fulvio Gianaria, in una nota, ha invocato pacatezza nell’approfondi­mento dell’episodio: “Un banale e increscios­o episodio – si legge – che avrebbe meritato un approfondi­mento pacato, si sta clamorosam­ente trasforman­do in una aggression­e mediatica, un vero e proprio processo parallelo che trova come unica spiegazion­e il cognome noto del cittadino coinvolto. Per questa ragione, d’accordo con Piero Fassino, rimando ogni

CIVITAVECC­HIA RICEVERÀ L’INFORMATIV­A E I VIDEO

commento alla futura piena lettura degli atti”.

Il deputato, che fa anche parte della delegazion­e parlamenta­re al Consiglio d’europa – il 15 aprile l’attendeva proprio un volo per Strasburgo – in diverse interviste e colloqui informali con i giornalist­i, dice di essere molto provato dall’evento. “Sono rammaricat­o, addolorato”, avrebbe ripetuto, secondo un virgoletta­to riportato da La Stampa. Tanto che ieri pomeriggio era atteso a Torino alla presentazi­one di un libro, ma ha preferito collegarsi in streaming da Roma. E la prossima settimana potrebbe arrivargli anche l’avviso di garanzia da Civitavecc­hia.

 ?? ?? pizzicato dal personale dell’area duty free dell’aeroporto di Fiumicino, con in tasca un profumo da 100 euro. Fassino nei giorni scorsi ha ribadito: “Pensavo di aver già chiarito, avevo il cellulare in un mano, la valigia dall’altra, avevo appoggiato il profumo in tasca in attesa di recarmi alle casse”.
pizzicato dal personale dell’area duty free dell’aeroporto di Fiumicino, con in tasca un profumo da 100 euro. Fassino nei giorni scorsi ha ribadito: “Pensavo di aver già chiarito, avevo il cellulare in un mano, la valigia dall’altra, avevo appoggiato il profumo in tasca in attesa di recarmi alle casse”.
 ?? FOTO ANSA ?? Ex ministro Piero Fassino, 74 anni, deputato del Pd, circondato dai cronisti fuori dal Nazareno
FOTO ANSA Ex ministro Piero Fassino, 74 anni, deputato del Pd, circondato dai cronisti fuori dal Nazareno

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