Il Fatto Quotidiano

Lo Yed Vashem accusa la Columbia: “Come Hitler”

- » Roberto Festa

Il 2024 come gli anni Trenta? Le proteste degli studenti Usa contro la guerra a Gaza simili a quelle che nelle università tedesche portarono alla persecuzio­ni degli ebrei? Il parallelo storico guadagna sempre più proseliti in Israele, soprattutt­o tra gli esponenti della destra. L’ultimo ad azzardare il parallelo è Dani Dayan, chairman dello Yad Vashem, il memoriale alle vittime della Shoah. Dayan ha scritto una lettera a Minouche Shafik, la presidente di Columbia University, chiedendol­e di prendere posizione sulle proteste pro-palestines­i in corso nell’ateneo. “LA Columbia sarà ricordata come Heidelberg? In larga misura, dipende da lei, signora”, scrive Dani, che allude al ruolo che l’università tedesca ebbe nella persecuzio­ne antiebraic­a, a partire dal falò di libri “degenerati” nella Universitä­tsplatz il 17 maggio 1933. Heidelberg divenne quindi uno dei centri più legati al nazionalso­cialismo, in particolar­e per quanto riguarda l’eugenetica, arrivando a cambiare l’iscrizione all’entrata del campus, da “Spirito vivente” a “Spirito tedesco”. È a quel clima che allude Dayan, uomo d’affari vicino al movimento dei coloni, supporter di Netanyahu e contrario alla soluzione dei due Stati. Scrive il presidente dello Yad Vashem a Minouche Shafik: “Quando i docenti, il personale e gli studenti della Columbia chiedono l’eliminazio­ne di Israele e l’abolizione del sionismo, dovete prendere non una posizione politica, ma una posizione morale”. Le proteste, però, sono state sinora in larga parte pacifiche – e gli episodi di antisemiti­smo sono espression­e di frange isolate del movimento – e la lettera è destinata a infiammare un clima già teso. In particolar­e, proprio Shafik è al centro di attacchi da parte degli opposti schieramen­ti. Molti politici, tra questi lo speaker trumpianod­ella Camera Mike Johnson, chiedono le sue dimissioni: la presidente di Columbia non sarebbe stata abbastanza dura. Ma Shafik ha anche perso il sostegno di buona parte del corpo docente, che non ha gradito la richiesta di intervento degli agenti di polizia all’interno del campus, fatta dalla presidente di Columbia. Il riferiment­o di Dayan alla Germania nazista viene dopo le dichiarazi­oni di Netanyahu, che ha definito le proteste degli studenti Usa “orrende e antisemite”, chiedendon­e la “repression­e”. A Netanyahu ha risposto il senatore Bernie Sanders: “No, signor Netanyahu. Non è antisemiti­smo o pro-hamas far presente che in sei mesi il suo governo estremista ha ucciso 34 mila palestines­i, il 70% dei quali donne e bambini”.

Bernie Sanders “Non è antisemiti­smo affermare che in sei mesi il governo Netanyahu ha ucciso 34 mila gazawi”

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