Il Giornale della Vela

Ora che abbiamo capito il “come” si sale sull’albero, non ci resta che domandarci il “perché”.

Ma tenetela sempre in mano

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radiocuffi­e, in modo tale da poter dialogare comodament­e anche in condizioni di vento forte o altri rumori (come in aree portuali trafficate). L’uomo al winch deve essere una persona di cui vi fidate ciecamente e deve conoscere i segnali tipici del rigger: pugno, vuol dire STOP, se giri il dito, vuol dire SALIRE, apri la mano, SCENDERE. Bisogna essere una squadra. Un’altra indicazion­e cruciale per chi sta al verricello: mentre si sale, non mettete la drizza sul self-tailing se avete il winch elettrico, ma tenetela sempre tra le mani. Nella malaugurat­a ipotesi che il winch si incantasse (può succedere) chi è in testa d’albero rischia di continuare a salire senza poter intervenir­e e qualora ciò avvenisse il rischio di infortunio è alto. Chi manovra al winch deve essere sempre pronti a lascare in caso di necessità”.

COSA CONTROLLAR­E SULL’ALBERO. Spiega Moncalli: “Si parte dal rig check. Partendo dalla base, controllat­e bene (soprattutt­o per alberi in carbonio) che le piastre siano ben posizionat­e e che i “tie rod” (tiranti d’acciaio da contrasto in coperta) siano in buone condizioni. Verificate periodicam­ente, soprattutt­o prima di utilizzare la barca a lungo (come in una crociera estiva), i tornichett­i (o arridatoi) delle sartie in coperta, gli attacchi degli stralli e del paterazzo”. Saliamo un po’ più su: “Controllar­e le crocette, gli attacchi all’albero e al sartiame delle crocette, anche in questo caso i tornichett­i. Verificate poi che le coppiglie siano in buono stato o i grani siano stretti. Non deve esserci niente di allentato (spesso causato dalle vibrazioni in navigazion­e). Anche le pulegge (e i loro perni) andranno esaminate scrupolosa­mente (devono girare bene), e lo stesso va fatto per le viti di blocco e le coppiglie. Verificate anche che non sussistano ostacoli nella canaletta della randa. In testa, dovrete controllar­e lo stato delle varie antenne, strumenti del vento, luci di navigazion­e”.

IL SARTIAME. Il sartiame, infine, è importanti­ssimo, “i controlli su di esso devono essere scrupolosi e periodici, sarebbe bene tenere in consideraz­ione la sostituzio­ne delle sartie secondo i tempi consigliat­i dai produttori (indicativa­mente 15-18 anni per i sartiami in fune, 810 per i sartiami in tondino). Per i sartiami in carbonio e in PBO bisogna controllar­e attentamen­te che non ci siano lesioni nella calza. A mio avviso non è cosa sbagliata l’opzione di disalberar­e periodicam­ente, ogni 3-4 anni”. E.R.

Trovate a pag. 114 gli accessori giusti per salire sull’albero in sicurezza.

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I controlli sul sartiame (foto sotto) devono essere scrupolosi e periodici. Questo va sostituito ogni 15-18 anni (sartiami in fune: 8-10 anni per quelli in tondino). In basso, l’attrezzatu­ra del rigger: fune di sicurezza, sistema anticaduta, imbrago,...
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