Vi sveliamo la meteorologia del nuovo millennio (e come usarla)
Nxxaxvxigxare informati Accanto ai i principi base meteorologici, chi va per mare oggi dispone di tanti dati aggiuntivi per navigare sereno. Sarebbe poco furbo non approfittarne
on esiste buono o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento”. Riccardo Ravagnan, Meteo Forecast & Services Manager di Meteomed, cita Robert Baden-Powell quando gli chiediamo perché sia importante, anche per brevi navigazioni costiere, conoscere le condizioni meteorologiche che andremo ad affrontare. Oggi, nell’epoca del meteo a bordo 2.0, dove grazie ad applicazioni e servizi dedicati al diportista (Meteomed è tra i più importanti) possiamo sapere con una buona approssimazione cosa succederà intorno a noi in tempo reale e nel futuro, sarebbe stupido non approfittarne. “Si può andar per mare anche in condizioni di tempo perturbato”, prosegue Ravagnan, “se si conosce correttamente l’evoluzione del meteo e si ha l’attrezzatura necessaria a bordo. Alle volte non ci è permesso scegliere ma ci si trova in navigazione durante il mutamento delle condizioni, questo accade di frequente durante le crociere. Avere una buona previsione ci permette di rientrare in porto con anticipo, preparare la barca al mal tempo o scegliere di navigare più sotto costa”.
Fatti salvi i principi base della meteorologia (di cui parleremo dopo), dando per scontato che ascolterete il bollettino meteo sul Canale 68 del Vhf, come è cambiato il mondo delle previsioni? “I veri punti di forza del cambiamento avvenuto negli strumenti sono la portabilità e i servizi che si generano dal dato meteorologico. Il nostro prodotto, ad esempio, è consultabile da tutte le piat- taforme: browser del pc, tablet, smartphone, sms ed email automatiche e periodiche, previsioni meteo tramite un risponditore automatico che replica e ottimizza il famoso Canale 68: difficile non trovare il modo di avere le previsioni aggiornate ogni giorno. I nuovi modelli matematici permettono di ottenere un dato affidabile, soprattutto all’interno delle prime 48 ore. Il lavoro dei meteorologi, prima della pubblicazione del dato, si riferisce a una validazione numerica e un supporto relativo ai fenomeni locali che possono generare l’imprecisione del dato su di una specifica località. Questa precisione diventa utilissima a chi va per mare per passione ma anche a tutto il mondo delle regate, nelle quali la meteorologia sta alla base delle scelte strategiche”.
Certo, i dati vanno interpretati, ma come? “Gli elementi chiave sono necessariamente tutti quei fenomeni che