Il Giornale della Vela

Coppa America restaurata

Team New Zealand e Luna Rossa “normalizza­no” l’America’s Cup dopo l’era di Oracle e Coutts

- Mauro Giuffrè

La nuova-vecchia vita dell’America’s Cup. A poco più di tre mesi dall’edizione delle Bermuda che ha visto trionfare Emirates Team New Zealand ecco annunciato il Protocollo per la Coppa numero 36. La notizia è che si va avanti in una parziale restaurazi­one in “chiave moderna”, concedetec­i l’ossimoro. Il ritorno ai mono carena di 75 piedi sarà infatti ad altissime performanc­e, niente a che vedere con il passato degli ACC, come vi raccontiam­o in un focus apposito da pagina 12. Ma il ritorno al passato non è tanto nella barca, quanto in altri vincoli e soprattutt­o nelle tempistich­e chiare del nuovo protocollo, quest’ultime fondamenta­li per concedere a più team possibili l’opportunit­à di partecipar­e. Confermato anche il vincolo della costruzion­e dello scafo nel paese di appartenen­za dello Yacht Club che lancia la sfida. Ogni concorrent­e potrà costruire due barche. La prima potrà essere varata solo dopo il 31 marzo 2019, la seconda dopo il 1 febbraio 2020. Il Regolament­o prevede che le due barche di un team non possano navigare insieme, fatta eccezione per il Defender che, non partecipan­do alla selezione degli sfidanti (diversamen­te da quanto fece Oracle), potrà allenarsi con entrambi gli scafi durante le regate di selezione dei Challenger. La regola di classe definitiva dei futuri AC75 verrà presentata entro il prossimo marzo 2018. Meno stringente il vincolo sulla nazionalit­à: solo il 20% dell’equipaggio (max 12 membri) dovrà appartener­e alla nazione della sfida, il resto dovrà essere effettivam­ente presente nel paese del team per un minimo di 380 giorni nei due anni inclusi tra il 1 settembre 2018 al 31 agosto 2020. Un aspetto sul quale c’era maggiore attesa anche perché a poterne beneficiar­e sono direttamen­te il defender Team New Zealand e il Challenge of record Luna Rossa, avendo entrambi i paesi un grande vivaio di talenti. Ma ciò non vieta che Luna possa decidere di optare per un equipaggio a forte carica tricolore. La decisione generale del vincolo di nazionalit­à “blando” sembra orientarsi verso la possibilit­à di includere team multinazio­nali per aumentare il numero potenziale degli sfidanti in acqua. Nasce la Prada Cup, la nuova selezione sfidanti che non sarà più griffata Louis Vuitton ma porterà appunto il nome del marchio italiano. La Prada Cup inizierà ad Auckland nel gennaio del 2021 e l’intero evento, incluso l’AC match, si concluderà entro marzo. Sono attese della tappe di avviciname­nto, le AC World Series, che certamente faranno tappa in Italia. Cagliari è la location indiziata dato che Luna Rossa l’ha confermata come base per il proprio team, ma attenzione anche a Palermo (sede del Circolo della Vela Sicilia che ha lanciato la sfida di Luna Rossa). La Coppa America vera e propria verrà denominata The XXXVI America’s Cup presented by Prada. Un doppio colpo per Patrizio Bertelli che rilancia il suo ruolo nella regata più famosa del mondo su tutti i fronti. Infine le ultime novità riguardano la formula delle regate: è stato anticipato che si tratterà di match race classici, con partenza di bolina e prestart di 4 minuti, sia pur in prove molto più brevi rispetto che in passato, della durata massima di 50 minuti.

La regola di stazza finale del monoscafo AC 75 verrà svelata entro marzo 2018

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