L’Italia che vuole l’Oceano
Cinque velisti per tre barche, alla Transat Jacques Vabre c’è molta Italia: due equipaggi tra i Class 40 e l’atteso esordio di Giancarlo Pedote in IMOCA 60, per la transatlantica più dura. Li abbiamo intervistati
Due Class 40, Bona-Fantini su Enel Green Power e Juris-Luciani su Colombre XL, Giancarlo Pedote all’esordio sugli IMOCA 60 con Fabrice Amedeo: la vela italiana è alla Transat Jacques Vabre con una partecipazione importante. Cinque velisti con tanta voglia di mettersi in mostra, con i loro sogni, le difficoltà e la voglia di dimostrare che ci siamo sempre. Partenza da Le Havre, Francia, il 5 novembre, arrivo a Salvador de Bahia, Brasile, per un totale di 4350 miglia: la Transat Jacques Vabre è la transatlantica, in doppio, più lunga che si corra. Ci sarà da tenere duro, spingere forte, e portare la barca fino in Brasile attraversando varie situazioni meteo e strategiche. Andiamo a scoprire come si sono preparati gli italiani, con quali obbiettivi e quali sono i loro sogni. Che regata è la Transat Jacques Vabre? Pedote: Juris-Luciani: Bona-Fantini: Che obbiettivi vi date? Pedote: Juris-Luciani: