Il Giornale della Vela

Otto mesi all’inferno

PARTE LA VOLVO OCEAN RACE /Sette team, due italiani in regata, 11 tappe, 45.ooo miglia, il giro del mondo in equipaggio è partito a fine ottobre e per otto mesi ci racconterà le storie dei suoi uomini. Un’edizione che ha nel suo menù molto più Oceano del

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Il futuro è ancora da definire, ma il presente della Volvo Ocean Race è il giro del mondo appena partito a fine ottobre: sette team, il globo da circumnavi­gare in 11 tappe per una regata che dura otto mesi, con partenza da Alicante (Spagna) e il consueto arrivo a L’Aia (Olanda). In mezzo le storie dei sette equipaggi che 24 ore su 24 spingono al limite, e anche oltre, i Volvo Ocean 65, attraversa­ndo alcuni dei mari meno ospitali della terra alternati a tappe su percorsi insoliti e carichi di insidie. Sette team: Team Brunel, Dongfeng, Mapfre, Vestas 11th Hour Racing, team Akzo Nobel, Turn the Tide on Plastic e Sun Hung Kai Scallywag. Tra di loro due italiani, Francesca Clapcich e Alberto Bolzan, che regatano rispettiva­mente con Turn the Tide on Plastic della skipper Dee Caffari e con Team Brunel guidato da Bouwe Bekking. Il giro del mondo in equipaggio, giunto alla sua tredicesim­a edizione, ha riacceso le telecamere del “Grande Fratello” oceanico: onde che spazzano il pozzetto, gli uomini e le donne degli equipaggi con le facce tirate, i rumori del carbonio in risonanza dentro quelle scatole infernali che sono i monotipi oceanici, gli ingredient­i per una nuova puntata della saga sono quelli della grande vela. Eppure non tutto è rose e fiori: il futuro in particolar­e è ancora da decidere. La Volvo Ocean Race che verrà ha infatti subito una

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