Il Giornale della Vela

LE STORICHE

Il primo sportivo in Italia a vincere due mondiali in due discipline diverse, fioretto e vela. Luigi Carpaneda è una pietra miliare della storia della vela italiana: un libro racconta la sua storia tra colpi di fioretto e planate sulle onde del mare della

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Luigi Carpaneda: “Sono un uomo perbene, un po’ matto”

Sono un uomo perbene, un po’ matto”. Così diceva Luigi Carpaneda parlando di se stesso nella prefazione del libro della scrittrice-velista milanese Francesca Prina che racconta con “Botta dritta” la storia di Luigi Carpaneda: il primo sportivo in Italia a vincere due mondiali in due discipline diverse, fioretto e vela. Tante le vittorie nella vela: da quella di Botta Dritta III, prima barca italiana a vincere la Three Quarter Ton Cup nel 1983, il mondiale disputato a Trieste, al Veteran Boat Rally di Porto Cervo. Due sono stati i suoi grandi amori, la scherma prima e la vela poi. Il comune denominato­re? La “botta dritta”, il colpo di fioretto a lui più naturale grazie al quale ha mietuto successi in tutto il mondo, e che ha dato il nome alla sua serie di barche vincenti. Ma Luigi Carpaneda ha vinto anche due medaglie olimpiche nella: oro nel fioretto a squadre e nel 1956, argento quattro anni dopo a Roma e campione del mondo a squadre nel fioretto maschile nel 1955.

L’AMORE PER LA VELA E PER LE SUE BARCHE Il suo Botta Dritta III ha vinto la Three Quarter Ton Cup del 1983: progettato da Fontana-MalettoNav­one e costruito dal cantiere di Alfio Peraboni con coperta in kevlar e cadorite, il Botta Dritta III fu la sua barca più famosa sui campi di regata. Ma l’amore per la vela era iniziato molto prima, negli anni Sessanta e coincideva con l’amore per il mare della Sardegna, dove ancora naviga la barca di famiglia, il Botta Dritta V, un 43’ di Ron Holland costruito in lamellare da Gallinari e dai particolar­issimi interni in legno. Questa imbarcazio­ne è ancora oggi ormeggiata a Palau a ammirata per le sue linee perfette. Ma andiamo con ordine: il primo Botta Dritta che ha visto la luce nel 1978 era un 3/4 tonner di Andrea Vallicelli, costruito in lamellare dal cantiere Gallinari con fogli di legno incollati, costruiti su forma anziché su false ordinate e con la coperta a listelli di teak. Due anni dopo è il momento del Botta Dritta II, l’obiettivo di Carpaneda è la One Ton Cup che si svolgerà a Napoli. Si affida alla matita di Ron Holland che disegna il primo esemplare di Polaris One Tonner Special (OT37), una barca dalla struttura a sandwich in balsa con supporto struttural­e interno in acciaio con la quale si seleziona per la OTC. Ma è solo l’anno successivo, con la terza barca il Botta Dritta III che, come abbiamo visto, vincerà il mondiale del 1983 a Trieste. Luigi è da questo momento il primo italiano Campione del mondo in due sport diversi. Il 1990 è l’anno di German Frers, a cui viene commission­ata la Smeralda 888, una piccola barca per club, per regatare tra amici e che Luigi chiama Botta Dritta VI. Ma la fine degli anni ‘80 segna anche l’inizio di una nuova passione per Carpaneda che non resiste al fascino delle vecchie signore del mare come Dan, un 6 metri S. I. costruito nel 1931 con il quale nel 1997 vince a Cannes il Campionato del Mondo. Dopo Dan è il momento di un 5.50 S. I. dal nome Dalgra III e costruito nel 1957: un’altra barca veloce e vincente che trionfa nel 1995 alla Veteran Boat Really di Porto Cervo e alle Regates Royales di Cannes e nel 1998 vince a Cowes il Campionato del Mondo Barche d’Epoca. L’ultima avventura nella vela è con Mascalzone Latino: l’ultimo tassello è proprio la Coppa America. Vincenzo Onorato lo invita a far parte della spedizione di Mascalzone Latino in veste di Presidente onorario del Consorzio.

 ??  ?? Luigi Carpaneda in sala di scherma con Edoardo Mangiarott­i alla Società del Giardino. Nel 1956 a Melbourne conquista l’oro nel fioretto a squadre.
Luigi Carpaneda in sala di scherma con Edoardo Mangiarott­i alla Società del Giardino. Nel 1956 a Melbourne conquista l’oro nel fioretto a squadre.
 ??  ?? LUIGI CARPANEDA In questa foto è impegnato in pozzetto a bordo di Dan, un 6 metri S.I. con il quale nel 1997 vince il Campionato del Mondo
LUIGI CARPANEDA In questa foto è impegnato in pozzetto a bordo di Dan, un 6 metri S.I. con il quale nel 1997 vince il Campionato del Mondo

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