CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI
Cosa è successo al TAG Heuer VELAFestival? Ve lo raccontiamo qui, tra eventi, regate, storie, barche ed accessori. E una signora che a cent’anni era al timone della sua barca
Cosa è successo al VELAFestival?
Acento anni e quattro mesi al timone di un Dufour 39 Angela Besana Gagliardi ha partecipato sabato 5 maggio alla TAG Heuer VELA Cup di Santa Margherita Ligure, assieme ad altre 180 barche. In partenza ha incrociato, a bordo di un RS Feva (m. 3,65 x 1,42), Jordi Rodriguez e Tommaso Acerbis che insieme fanno appena 25 anni. Questa è la più bella storia di questa edizione del TAG Heuer VELAFestival, che il nostro giornale organizza ogni anno per rendere reale e fisico tutto quello che, ogni giorno sul web e social e ogni mese con questa rivista, vi raccontiamo. Questo è l’esempio più eclatante della trasversalità della vela, dove l’età non è una variabile discriminatoria per poterla praticare. I 100 anni come quelli della signora Angela (che per la cronaca ha iniziato ad andare a vela solo 6 anni fa) valgono come i 12 anni di Jordi Rodriguez. Sfogliando questo numero troverete ampi resoconti di quello che è accaduto quest’anno al VELAFestival. Come l’emozionante serata dei Campioni di venerdì sera dove Mino Taveri ha svelato i Velisti dell’anno 2018. Sette premiati, a cominciare dal Velista dell’Anno assoluto, il 50enne Dario Noseda, incredibilmente emozionato. Spesso sono proprio i duri come lui, che ha attraversato l’Atlantico con la piccola Star nata per brevi uscite lungocosta, a essere i più romantici. Perché la sua vittoria come Velista dell’Anno è un tributo a un impresa romantica nel vero senso della parola. Ma sul palco è salita anche una undicenne, Maria Vittoria Arseni, che ha vinto il premio Most Voted grazie ai 4.000 voti che ha ottenuto dai suoi giovanissimi fans sul web. Un record! Da contraltare sommavano 1.100 anni i 20 premiati del “Gran Premio Velafestival”: l’equipaggio del Moro di Venezia, la barca più amata dagli italiani secondo il sondaggio appena effettuato. Ventisei anni dopo i grandi protagonisti del primo innamoramento nazionale per la vela hanno, anche loro, emozionato il pubblico presente alla serata, governatore della Liguria Giovanni Toti compreso. Per saperne di più sui vincitori del Velista dell’anno vi rimandiamo al servizio da pag. 12. Un altro dei momenti più emozionanti e unici del TAG Heuer VELAFestival è stato sabato sera per l’happening della premiazione con festa, cibo e musica della TAG Heuer VELA Cup. Non vi sappiamo bene dire perché una premiazione, di solito noiosa e cerimoniosa, riesce a tramutarsi in una festa a cui partecipano centinaia di velisti. Sarà perché nessuno sa prima della premiazione chi ha vinto, sarà soprattutto una contaminazione collettiva che nasce quando oltre un migliaio di velisti si ritrovano, con ogni tipo di barca al via della regata più affollata del Tirreno. Sta di fatto che, mai come quest’anno, sulla piazzetta del porto di Santa si respirava un’aria fresca, pulita serena. Una felicità equivalente a quella che si prova quando si naviga a vele spiegate con un bel venticello in una giornata estiva. Anche qui per saperne di più, vi rimandiamo a pag. 88. Il terzo evento clou del TAG Heuer VELAFestival è andato in scena domenica 6 maggio, nel primo pomeriggio, quando sono saliti sul palco Patrick Phelipon, Ivan Dimov e Andrea Fanfani. L’emozione di ripercorrere le orme del mito della vela Bernard Moitessier, che accomuna questi tre navigatori solitari, ha stregato il pubblico. Perché le loro storie, che trovate a pag. 56, sono figlie, anche qui, di insana passione, con barche normali (tranne una), lontani da ricche sponsorizzazioni. Ma il VELAFestival è stato soprattutto l’occasione per ammirare decine di barche dei migliori cantieri, centinaia di accessori, aggeggi, invenzioni che altrimenti non avreste potuto vedere tutti insieme. In questo numero, trovate ampio resoconto di quello che si trovava sulle banchine di Santa Margherita. Così anche se non siete venuti al VELAFestival, potrete godere della festa della vela italiana. E per chi c’è stato o ci ha seguito sul web e sui social sarà motivo di ricordo e approfondimento.