Il Giornale della Vela

Scafo & coperta

Dalla pulizia delle murate fino al controllo del più piccolo arridatoio, ecco su cosa dovrete “sporcarvi le mani”

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SCAFO 1

MURATE. Se la barca è stata costruita di recente, sarà sufficient­e un lavaggio con detergente e una lucidata con il polish a riportare le fiancate all’originaria lucentezza. Per gli scafi più datati, il consiglio è quello di inframmezz­are le due operazioni con una passata di pasta abrasiva. Dovrete applicarla a mano, per poi utilizzare la macchinett­a apposita, con regime di rotazione lento. Potete tranquilla­mente eseguire l’intervento da soli, con un trabattell­o se la barca è in secco o addirittur­a con una piattaform­a gonfiabile se la barca è in acqua.

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ASSE DEL TIMONE. Quando la barca è in secco, approfitta­tene per controllar­e l’asse del timone: dovrete impugnare la parte tfinale della pala per fletterla su tutti i lati.Un gioco minimo di 1-2 mm è accettabil­e, se risulta superiore vuol dire che le boccole dell’asse vanno sostituite. Potreste decidere di eseguire la sostituzio­ne delle boccole da soli, ma secondo noi la rimozione della pala, la determinaz­ione delle corrette misure con un calibro delle boccole (da far realizzare in officina), la lubrificaz­ione e l’installazi­one richiedono mano d’opera specializz­ata. Chiedete che le boccole siano dello stesso tipo di quelle già installate.

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CARENA E ANTIVEGETA­TIVE. L’applicazio­ne delle due canoniche mani di antivegeta­tiva va preceduta dal lavaggio della carena con idropulitr­ice, da effettuare quando si ala la barca. A matrice dura o autoleviga­nte? La scelta va effettuata sulla base dell’utilizzo che intenderet­e fare della barca: per la crociera tranquilla vi consigliam­o di orientarvi sulle autoleviga­nti. Optate per un’antivegeta­tiva compatibil­e con la vecchia, nel dubbio applicate una mano di primer. La vernice non va mai diluita e sulla linea di galleggiam­ento, sul bulbo e sul timone vi consigliam­o di dare una terza mano. Usate un nastro di carta per separare la linea di galleggiam­ento dall’opera morta. Rispettate i tempi di posa indicati sulle confezioni. Evitate di verniciare in giornate umide o piovose. Se gli strati di vecchia antivegeta­tiva sono tanti occorre rimuoverli con raschietto e sverniciat­ore. Potrete eseguire l’intervento voi stessi, ma ricordate di proteggerv­i con mascherina, guanti, cappello e occhiali! Se vi affidate a uno specialist­a, seguite costanteme­nte il progredire dei lavori.

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ELICA E ASSE. Se il motore è dotato di linea d’asse, dovrete controllar­e che non abbia giochi sulle boccole ed eventualme­nte sostituirl­e. Se avete il saildrive, sarà necessario sostituire l’olio del piede. Cambiate gli zinchi, verniciate l’elica con antivegeta­tiva apposita. Èun intervento che potete eseguire da soli, per l’eventuale sostituzio­ne delle boccole meglio affidarvi a manodopera specializz­ata.

COPERTA 5

WINCH. Dotatevi di una bacinella con benzina o gasolio e procedete allo smontaggio della campana e degli ingranaggi. Pulite accuratame­nte i pezzi con un pennellino, poi rimontatel­i seguendo lo spaccato fornito dal produttore. Non fatevi prendere la mano dal grasso, che va applicato in piccolissi­me dosi (e mai su mollette e nottolini).È un intervento che potete eseguire da soli, ma ricordate di stendere nella zona intorno al winch un panno in modo da non far rotolare in acqua qualche ingranaggi­o.

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BOZZELLI, PASTECCHE E STOPPER. Dopo averli abbondante­mente risciacqua­ti, i bozzelli e gli stopper vanno spruzzati con lubrifican­ti spray. Ottimi quelli non oleosi della Harken (Sailkote McLube) e della CRC (Teflub) che col tempo non creano grumi che diminuisco­no la scorrevole­zza delle pulegge. Se lo stopper non tiene più come un tempo, vuol dire che i denti delle camme sono consumati. Basta richiedere nuove camme alla ditta produttric­e e sostituirl­e. È un intervento che potete eseguire tranquilla­mente da soli. Ricordatev­i di stendere un panno sotto il bozzello in modo da non lasciare depositi di prodotto in coperta.

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TEAK.Il lavaggio va eseguito con acqua dolce e spazzolone a setole non troppo dure che va usato nel senso perpendico­lare alla fibra, altrimenti si riga il legno. Se volete riportare il teak all’originario colore si può applicare un prodotto sbiancante. Dopodiché potrete stendere un olio specifico, tenendo presente che inizialmen­te il ponte sarà un po’ scivoloso. Èun intervento che potete eseguire da soli.

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RIVESTIMEN­TO SINTETICO. Se il teak è consunto, valutate l’opzione di un rivestimen­to sintetico o in sughero al posto della sostituzio­ne delle doghe. Ormai il mercato è ricco di prodotti che, alla vista, sono praticamen­te identici al teak e sono esenti da manutenzio­ne. Se fornite ai produttori le dime, vi consegnera­nno i pezzi pronti all’installazi­one. Potete eseguire da soli l’incollaggi­o, ma visto che la rimozione del vecchio teak è operazione lunga e complessa vi consigliam­o di fare riferiment­o a un installato­re di fiducia delle aziende produttric­i.

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SALPANCORA. Smontate il barbotin e pulite bene la superficie di contatto con il corpo del salpancora. Non applicate grasso che riduce il grip della frizione e facilita il deposito di scorie. Pulite dall’ossido i contatti dei cavi sul teleruttor­e e spruzzate dello spray lubrifican­te. È un intervento che potete eseguire da soli.

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CATENA DELL’ANCORA. Dopo aver scaricato la catena a terra, lavate bene l’interno del gavone. Una volta risciacqua­ta la catena, applicate i nuovi segni delle lunghezze. Controllat­e infine che il sistema di aggancio con l’ancora sia in buono stato. Èun intervento che potete eseguire da soli.

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ROLLAFIOCC­O E FRULLINI. Sciacquate bene il cuscinetto a sfere del tamburo, quindi spruzzate del lubrifican­te, meglio se non oleoso). Verificate poi che la cima del circuito sia in buono stato. È un intervento che potete eseguire da soli.

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BOCCAPORTI E OBLÒ. Il vetro fessurato va periodicam­ente sostituito: idem per le guarnizion­i che col tempo tendono a comprimers­i o sbriciolar­si. Questi interventi vanno fatti eseguire

da manodopera specializz­ata. Voi potrete invece ingrassare con vaselina filante le guarnizion­i integre e le cerniere quando lo stato generale del boccaporto è ancora buono.

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ACCIAI. Tutti gli acciai a bordo vanno lavati quindi lucidati con un prodotto che ripristina la passivazio­ne dell’acciaio inox (come ad esempio Wichinox di Wichard).È un intervento che potete eseguire da soli.

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ARRIDATOI. Dando per scontato che siano stati allentati prima dell’inverno, sarà facile smontarli uno per volta, pulirli con benzina e lubrificar­li con grasso al teflon. Per mollarli occorre fare attenzione a non “gripparli”. Sostituite, nel caso, le coppiglie. È un intervento che potete eseguire da soli.

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