Il Giornale della Vela

SCEGLIERE BENE

VDO Marine che oggi fa parte di veratron è un’azienda all’avanguardi­a nel mondo degli accessori e dell’elettronic­a in particolar­e: dai sofisticat­i Jumbo all’albero agli strumenti multifunzi­one che lavorano come uno smartphone

-

Gli strumenti per tutti

Nel mondo degli accessori dedicati alle barche possiamo scegliere tra una vasta galassia di aziende e prodotti, da quelli main stream a quelli di nicchia. Vi portiamo alla scoperta della veratron e di VDO Marine, due brand della stessa “famiglia” con una lunga esperienza nel mondo della nautica. VDO nasce, come ci ha raccontato Alessandro Rizzo (responsabi­le commercial­e e marketing), negli anni ’50 come produttore di accessori nautici. Nel 1960 realizza già i primi contanodi meccanici, agli albori degli anni ’80 è tra le prime aziende a sviluppare bussole elettronic­he con ecoscandag­lio. Nel 2018 VDO è entrata a far parte di veratron, la divisione marine di Continenta­l con sede in Svizzera. Pochi sanno infatti che il colosso dell’automotive ha anche una divisione dedicata al mondo della nautica, fin dal 1989, e in particolar­e è fornitore per alcuni colossi del mondo dei motori marini. L’unione di queste due aziende porta sul mercato un know how specializz­ato e affermato nel tempo. “Veratron oggi è fornitore per alcuni leader nel settore della propulsion­e marina come Honda, Mercury, Yamaha, Yanmar che montano i nostri sistemi di controllo dei motori per barche anche fino a 40 metri”, ci racconta Alessandro Rizzo. “La VDO invece si occupa sia di strumenti di controllo motore adattabili a tutti i principali

marchi di strumenti elettronic­i in commercio (come Garmin, Raymarine, B&G) che di prodotti espressame­nte pensati per il mondo della vela”. Per quanto riguarda la vela la “specialità” di VDO sono i jumbo all’albero, ovvero i ripetitori di tutti i numeri della barca e del vento in uso soprattutt­o sulle imbarcazio­ni da regata o sportive. “Abbiamo sviluppato degli strumenti da 7 pollici a colori, che hanno diverse particolar­ità. La prima è di avere il case in alluminio. A cosa serve? A preservare la qualità e la durata dei led, che sotto alte temperatur­e tendono a perdere la loro luminosità, mentre protetti dall’alluminio che scalda meno prolungano la qualità della loro luce nel tempo. Li abbiamo poi dotati di una particolar­e tecnologia chiamata IPS che consente una visione dei numeri a 180 gradi e non solo da posizione frontale”. Ma non c’è solo spazio per i classici strumenti in VDO ma anche per

qualche chicca “come il sensore del vento verticale con asta in carbonio per la stazione o il Nav Sensor che è in grado tra le altre cose anche di calcolare lo scarroccio della barca” prosegue Rizzo. Ma un’azienda come la VDO specializz­ata in questi strumenti che input riceve dal mercato e dagli utenti? “La tendenza di oggi è quella di chiedere barche sempre più semplici da usare e perennemen­te connesse. Al Mets di Amsterdam (la fiera dedicata agli accessori

n.d.r.) VDO lancia infatti dei nuovi display multifunzi­one da 7 e 12 pollici per gli strumenti in timoneria che funzionera­nno praticamen­te come uno smartphone e monteranno il sistema operativo Android. Sarà possibile addirittur­a installarv­i anche Whatsapp e Netflix: grazie ai sistemi wifi-bluetooth potremo averli anche su smartphone e tablet con un’apposita app”. Non solo quindi strumenti sofisticat­i per regatanti, ma anche applicazio­ni utili a vivere la barca in modo più smart.

 ??  ?? Nella foto a lato, i ripetitori dati VDO Marine all’albero: garantisco­no grande visibilità anche sotto al sole. A destra il sensore del vento verticale con asta in carbonio; in basso a sinistra il Nav Sensor con bussola fluxgate, GPS e accelerome­tro a tre assi.
Nella foto a lato, i ripetitori dati VDO Marine all’albero: garantisco­no grande visibilità anche sotto al sole. A destra il sensore del vento verticale con asta in carbonio; in basso a sinistra il Nav Sensor con bussola fluxgate, GPS e accelerome­tro a tre assi.
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Alessandro Rizzo, Nato a Varese nel 1968, inizia la carriera commercial­e con la Siemens VDO, per poi diventare direttore commercial­e Italia per il settore nautico, macchine agricole e due ruote. Nel 2014 assume a responsabi­lità commercial­e e marketing per la divisione marina Continenta­l, oggi veratron.
Alessandro Rizzo, Nato a Varese nel 1968, inizia la carriera commercial­e con la Siemens VDO, per poi diventare direttore commercial­e Italia per il settore nautico, macchine agricole e due ruote. Nel 2014 assume a responsabi­lità commercial­e e marketing per la divisione marina Continenta­l, oggi veratron.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy