Il Giornale della Vela

Con la vela abbiamo vinto la disabilità

Fabrizio Olmi e Davide Di Maria sono stati tra i candidati più votati nella prima fase del Velista dell’Anno TAG Heuer: entrambi disabili, hanno vinto in Spagna il titolo iridato classe RS Venture

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“Se devo essere sincero, non mi aspettavo che la nostra candidatur­a tra i 100 Velisti dell’Anno 2020 riscuotess­e così tanto successo”. A parlare è il velista paralimpic­o Fabrizio Olmi, che assieme a Davide Di Maria ha vinto lo scorso anno il Campionato Mondiale RS Venture a Puerto Sherry, vicino a Cadice, in Spagna. Questo exploit è valso l’inseriment­o dei loro nomi nel ‘listone’: “Davide, che è ben più giovane di me, si è dato da fare sui social e secondo me c’è il suo zampino nei tanti voti ricevuti”. Per la cronaca, Fabrizio e Davide hanno chiuso la prima fase di votazioni al nono posto, con 803 voti (la classifica completa del Velista dell’Anno la trovate a pagina 21). A noi la loro popolarità stupisce meno: quando siamo andati a sentirli raccontare la loro avventura all’Acquario di Milano qualche tempo fa, la sala era gremita di gente!

LA STRANA COPPIA

Fabrizio ha 50 anni ed è in sedia a rotelle dal 1988, a seguito di un incidente automobili­stico. “Ho scoperto la vela tardi, intorno ai trent’anni, quando salii per la prima volta a bordo di un 2.4 (il primo singolo a bulbo ideato espressame­nte per chi ha disabilità, nato in Svezia nel 1983 e ad oggi il più diffuso, ndr) fu amore a prima vista”. Graphic designer di Milano, è stato 7 volte Campione Italiano Classe 2.4MR e ha rappresent­ato l’Italia ai Giochi Paralimpic­i di Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012.

Davide Di Maria invece ha solo 18 anni ed è anche lui disabile (è privo di parte del braccio sinistro). Milanese come Fabrizio, è studente del Liceo Artistico Umberto Boccioni di Milano con un sogno nel cassetto, diventare Designer nautico. Ha iniziato ai Canottieri Garda Salò quando aveva 15 anni e si è specializz­ato nelle classi 2.4, Hansa

303 e RS Venture.

Avrete notato che tra i due c’è una bella differenza d’età. Uno strano binomio che a Puerto Sherry ha funzionato benissimo: “E’ fantastico regatare con una persona tanto più giovane di te”, racconta Fabrizio, “i ragazzi di oggi sono avanti, imparano al volo. A bordo io mi occupavo di timonare e avevo l’ultima parola su tattica e strategia. Per il resto, salvo mollare la drizza del gennaker in fase di ammainata, le regolazion­i delle vele erano tutte gestite da Davide che è stato bravissimo”.

COME SI REGATA SUGLI RS VENTURE

La barca sulla quale hanno vinto il titolo iridato, l’RS Venture Connect (4,90 x 2,00 m), è la versione a chiglia del RS Venture, con una deriva a bulbo sollevabil­e che garantisce una grande tenuta in mare e può essere configurat­a per adattarsi a qualsiasi tipo di disabilità. “A bordo sono presenti due seggiolini non basculanti dai quali entrambe i membri dell’equipaggio possono gestire ogni manovra. Per regolament­o, è vietato alzarsi in regata”, spiega Olmi. “Il timone è una sorta di leva, la barca non scuffia ma per una maggiore sicurezza esistono delle limitazion­i all’aumentare del vento: in Spagna oltre i 16 nodi vigeva l’obbligo di terzarolar­e la randa, oltre i 18 era vietato l’utilizzo del gennaker”. A proposito della location dell’evento: “Puerto Sherry, nella baia di Cadice, è vicino al

“Sopra i 16 nodi di vento sull’RS Venture va terzarolat­a la randa, oltre i 18 è vietato il gennaker”

passaggio dello Stretto di Gibilterra. La corrente a tratti è molto forte e bisogna tenerne conto: ci è capitato di finire contro una boa ed essere costretti ad autopenali­zzarci con un 360°”.

Anche i percorsi di regata, per queste barche, sono particolar­i e prendono spunto dal match-race o dalle regate a squadre: “Si parte al traverso fino a giungere a un primo cancello posto a metà del bastone bolina-poppa che si dovrà completare, una o due volte. Si chiude nuovamente al traverso. Le prove sono molto corte, durano un massimo di 30 minuti e i distacchi sono minimi. Proprio per questo, la partenza, le manovre, i giri di boa sono momenti cruciali. Il format del Campionato Mon

 ??  ?? MOMENTO STORICO Puerto Sherry, Cadice (Spagna). Appena tagliata la linea di arrivo, Fabrizio Olmi (sottovento) e Davide Di Maria esultano. Hanno appena realizzato di aver vinto il Campionato Mondiale RS Venture.
MOMENTO STORICO Puerto Sherry, Cadice (Spagna). Appena tagliata la linea di arrivo, Fabrizio Olmi (sottovento) e Davide Di Maria esultano. Hanno appena realizzato di aver vinto il Campionato Mondiale RS Venture.
 ??  ?? Una bella poppa sotto gennaker per Fabrizio e Davide al mondiale spagnolo: il vento è superiore ai 16 nodi. Come lo sappiamo? Per regolament­o, al di sopra di questa intensità c’è l’obbligo, sugli RS Venture Connect, di terzarolar­e la randa.
Una bella poppa sotto gennaker per Fabrizio e Davide al mondiale spagnolo: il vento è superiore ai 16 nodi. Come lo sappiamo? Per regolament­o, al di sopra di questa intensità c’è l’obbligo, sugli RS Venture Connect, di terzarolar­e la randa.
 ??  ?? Davide Di Maria (a sinistra) e Fabrizio Olmi premiati con la medaglia d’oro al Campionato Mondiale di Puerto Sherry.
Davide Di Maria (a sinistra) e Fabrizio Olmi premiati con la medaglia d’oro al Campionato Mondiale di Puerto Sherry.

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