Con questi sistemi ormeggi facile
Manovrare senza stress è una delle esigenze piú sentite da chi va in barca, soprattutto per gli equipaggi famigliari, I charteristi, oppure chi naviga in equipaggio ridotto. Ecco I sistemi di ormeggio assistito disponibili sul mercato
DOCK & GO
Dopo un primo prototipo testato nel 2009, il cantiere francese Bénéteau ha brevettato e reso disponibile al pubblico il Dock & Go a partire dal 2012. I primi cabinati ad essere equipaggiati con il dispositivo a richiesta degli armatori sono stati i modelli Sense 50 e gli Oceanis 46 e 50 che erano dotati di un propulsore diesel Yanmar da 75 cv. Il Dock & Go è in pratica un sistema che prevede un joystick che sincronizza il piede sail drive girevole a 360° dell’imbarcazione con un propulsore di prua, consentendo allo scafo di girare su sé stesso e spostarsi lateralmente o in diagonale. Molto intuitiva, sicura e semplice da utilizzare, questa tecnologia permette di spostare la barca in uno spazio limitato e di accedere facilmente anche nei porti con gli ormeggi più complicati. Info: www.beneteau.com
DOCKMATE
Dockmate, sviluppato dalla società belga PPA, comprende un telecomando remoto e un receiver che trasferisce i comandi ai motori di bordo. Nella sua versione “Single”, il telecomando consente di azionare l’entrobordo (marcia avanti e indietro), eventuali eliche di prua e di poppa e persino il salpancora. Il vantaggio è proprio l’assenza di un joystick fisso che permette al timoniere di spostarsi in barca alla ricerca della migliore visuale durante la manovra di ormeggio. Per ora non si tratta di un dispositivo facilmente applicabile in “retrofit”. Va detto però che i produttori di entrobordo, come per esempio Yanmar, stanno realizzando propulsori con questa tecnologia anche sotto i 40 cv, quindi questo genere di ormeggio assistito potrà essere applicato anche su scafi di dimensioni più contenute. Il distributore italiano è Polinautica. Info: www.dockmate.eu
DOCKSENSE
Una delle applicazioni più all’avanguardia in tema di ormeggio assistito è il DockSense, ideato e sviluppato da Raymarine. Il dispositivo sfrutta la tecnologia Virtual Bumper, ossia una sorta di “parabordo virtuale”, che individua la zona sicura intorno all’imbarcazione. Se un oggetto entra nel raggio d’azione del Virtual Bumper, il DockSense introduce in automatico i comandi correttivi di rotta e potenza motore per evitare danni e assistere lo skipper nella fase più delicata dell’ormeggio. DockSense utilizza 5 termocamere Flir, il Gps di bordo, un modulo di elaborazione centrale e un’applicazione che gira sul display di navigazione Axiom di Raymarine. Nel caso poi in cui lo skipper desideri avere il completo controllo manuale durante la manovra, il DockSense può essere sempre disattivato, tramite un pulsante sul display. Info: www.raymarine.com
SELF-DOCKING
Tra i sistemi di ormeggio assistito più evoluti c’è il SelfDocking Yacht Technology di Volvo Penta. Si tratta di un sistema automatico di ormeggio che consente all’imbarcazione di posizionarsi grazie a dei sensori montati a bordo e in banchina. Come funziona? Quando ci si trova vicino all’ormeggio desiderato basta inserire la funzione Self Docking che lavora con l’ausilio del Gps e di sensori montati sull’imbarcazione e in banchina. Per poterlo utilizzare al momento sarà quindi necessario che i porti si dotino di una componentistica compatibile. Il progetto del Self-Docking rientra nella filosofia dell’easy boating lanciata qualche anno fa da Volvo Penta: lasciare che la barca ormeggi da sola grazie a una centralina elettronica che valuta automaticamente spazi, operazioni da intraprendere e potenze da utilizzare senza l’intervento del comandante. Info: www.volvopenta.it
ECAB
ECAB è un dispositivo ad alto tasso tecnologico frutto di quasi 4 anni di lavoro di ricerca svolto dalla società italiana Astra Yacht in collaborazione con MareFvg, il cluster tecnologico marittimo di Fvg, il cantiere Monte Carlo Yachts, la società Ermetris e l’Università di Trieste. Nasce come sistema modulare di facile installazione su barche a motore e a vela e aiuta a compiere le manovre in porto o durante l’ancoraggio in sicurezza e senza incidenti. Il dispositivo unisce una o più telecamere Rgb e sistemi di riconoscimento delle immagini tramite radar. Le immagini vengono visualizzate sovrapponendole a una griglia di dati Gps, bussola e accelerometri direttamente sui display multifunzione di bordo fornendo allo skipper una misurazione esatta delle distanze della barca dagli ostacoli, il tempo di impatto, il calcolo delle traiettorie in tempo reale e stimato. Si possono inoltre impostare vari allarmi per il controllo perimetrale della barca anche da remoto. Info: www.astrayacht.com
YACHT CONTROLLER
Tutta tecnologia “made in Italy” è quella dello Yacht Controller, un sistema di radiocomando dei motori che permette di manovrare facilmente barche a vela e a motore in porto e in rada. È sviluppato dall’omonima azienda brianzola che con le due consociate Axiomtek Italia e Micro Device (leader mondiali nel settore dei computers industriali e nella automazione) forma il gruppo Microfin. Lo Yacht Controller è un piccolo radiocomando che ha la capacità di manovrare l’imbarcazione durante l’ormeggio, azionando direttamente la marcia dei motori e le eliche di manovra. È al momento declinato in 5 modelli, il Dual band, il Dual Band Plus, l’En-Joy, il Jcs-Plus e il V.Ips, che si collegano in modo semplice e sicuro alle manette elettroniche dei propulsori tramite interfacce plug and play.
Info: www.yachtcontroller.it