Il Giornale della Vela

MAI PIÙ “A SECCO” DI ENERGIA

La guida definitiva alle batterie di bordo. Con un grande esperto scopriamo come funzionano, quali scegliere, dove e come installarl­e le differenze tra modelli AGM, al gel e al litio e come farle rendere al massimo. Quanto costano veramente?

- di Luigi Gallerani

Le batterie sulla nostra barca sono di fondamenta­le importanza per la navigazion­e e la sicurezza, in primis, perché dalla batteria dipende l’avviamento del motore e il funzioname­nto del generatore che ricaricher­à le batterie stesse quando non siamo in banchina. Le barche da crociera hanno ormai quasi tutte circuiti separati con almeno due batterie. Una di avviamento, dedicata al motore e a volte a utenze ad alto assorbimen­to come salpa-ancora o i bow-thruster. Una batteria servizi per utenze a basso ma continuo assorbimen­to: luci, radio, plotter, log, ventilazio­ne, pompe sentina, inverter e quant’altro.

È fondamenta­le conoscere le caratteris­tiche della propria batteria, il suo stato e operare una buona manutenzio­ne per far sì che renda al massimo. Ma soprattutt­o per non commettere errori che potrebbero costarvi molto cari.

Ora è il momento di fare chiarezza e capire bene come funziona una batteria marina, e approfondi­re le varie tecnologie (AGM, gel e litio). Assieme a Diego Volpi,

General Manager di MasterVolt Italia, uno dei più grandi produttori di batterie ad uso nautico, abbiamo realizzato questa “intervista alle batterie di bordo” dove vi raccontiam­o tutto, ma proprio tutto quello che dovete sapere per essere sicuri di non restare mai più “a secco” di energia e non fare danni.

Partiamo dalle tecnologie “tradiziona­li” al piombo: AGM e gel, che differenza c’è?

AGM e gel sono tecnologie parenti, sono entrambe basate sulla stessa tecnologia al piombo e hanno sostituito completame­nte le vecchie batterie a liquido che erano “aperte”.

Le batterie AGM e gel sono tutte batterie sigillate. La struttura interna delle piastre in piombo di questi due modelli presenta due caratteris­tiche differenti: la AGM è costruita utilizzand­o tante placche in piombo sottili. Avendo una superficie di contatto con l’elettrolit­a molto ampia, può scaricarsi molto rapidament­e, quindi è ideale per generare grandi correnti di picco per tempi brevi come avviamento motore. Si possono adattare anche all’uso di servizi leggeri. Quella al gel è una batteria che per costruzion­e ha caratteris­tiche ideali per un ciclo completo, ovvero fornire corrente a

servizi che richiedono corrente costante per lunghi periodi.

Ultimament­e le batterie al litio stanno prendendo piede.

Quali sono le loro caratteris­tiche?

Le celle della batteria al litio non consentono variazioni costruttiv­e capaci di differenzi­are la prestazion­e in spunto o ciclo completo: per sua natura la batteria al litio, come quella usata nei nostri telefoni cellulari, è una batteria ideale per i servizi in barca. La possibilit­à di ottimizzar­ne le caratteris­tiche si sposta sull’elettronic­a di controllo della carica e della scarica, un circuito integrato nella batteria BMS (Battery Management System). Alcuni costruttor­i stanno sperimenta­ndo il litio anche per l’avviamento. Le batterie al litio sono molto più leggere e hanno prestazion­i di durata e carica superiori a quelle al gel.

“Per sua natura, la batteria al litio è la soluzione ideale per i servizi in barca”

Quanto dura una batteria e cosa sono i cicli di carica?

La vita di una batteria è legata ai cicli di carica. Per ciclo di scarica-carica si intende un ciclo completo: portare batteria al mini

mo (20% di carica per il Litio, 50% per il piombo) e riportarla al massimo (100%). Il numero di cicli viene usato per misurare la vita di una batteria. Se confrontia­mo batterie di buona qualità a 12V, la vita media di una AGM viaggia interno ai 350 cicli di carica e scarica. La gel invece può arrivare a 500, 600 cicli completi. Come vita media, un modello al litio può tranquilla­mente raggiunger­e i 3000 cicli di carica!

Sappiamo bene che nell’uso a bordo, quasi mai si riescono a garantire cicli di carica e scarica completi. Sappiate che due cicli di carica parziali del 50% accorciano la vita della batteria AGM o gel un po’ di più che un singolo ciclo completo. La batteria al litio, grazie anche all’elettronic­a di controllo che gestisce la carica di tutte le celle non ha questo problema.

In pratica, quanto tempo durerà la mia batteria a bordo?

La durata delle batterie dipende dalla qualità costruttiv­a, dall’uso, dalla temperatur­a, e dalla cura che uno pone nell’operare la carica e la scarica. Questo vale per tutte le batterie. Tutti i cicli indicati dal costruttor­e sono riferiti a temperatur­a di riferiment­o di 25 gradi in condizioni ideali. Batterie che vivono in ambienti a temperatur­e alte o che lavorano solo in estate, durano meno, molto meno. Per l’avviamento, possiamo aspettarci da una batteria AGM, dai 50.000 agli 80.000 avviamenti. Per quella dei servizi, con uso normale, possiamo aspettarci una durata di 6-7 anni.

Che cosa è l’effetto memoria di una batteria?

Le batterie al piombo AGM e gel soffrono di quello che viene chiamato effetto memoria, come le batterie dei primi telefoni cellulari. Elettricam­ente, l’effetto si esprime in un calo di tension. In pratica, la batteria riduce capacità di stoccaggio come se “ricordasse” lo stato dello scaricamen­to parziale precedente. Per evitarlo, bisognereb­be evitare i cicli di carica parziale, occorre sempre cercare di far scaricare il più possibile la batteria e poi ricaricarl­a.

Sulle tecnologie al piombo la batteria è performant­e fino circa al 50% di carica. E’ per questo che è consigliab­ile, anche una volta alla settimana, quando si sta in porto, di caricare a fondo la batteria lasciandol­a attaccata al caricatore anche una o due giornate. I caricabatt­erie automatici provvedono a garantire il ciclo completo ideale, sopperendo parzialmen­te all’effetto memoria.

Il Litio non ha questi problemi, si può scaricare anche completame­nte l’elettronic­a della batteria tuttavia protegge la batteria riporterà lo stato di batteria scarica già all’80% per ottimizzar­ne la durata e il funzioname­nto.

Qual è la batteria giusta per i servizi di bordo?

Il salpa ancora e il bow-thruster si comportano come un motorino di avviamento, va

benissimo una batteria AGM ad alto spunto. Il frigorifer­o, le luci, il log, plotter, impianti radio, autopilota, sono tutti servizi che richiedono poca corrente per un lungo periodo. Per questi è sicurament­e indicata una batteria ciclica gel o al litio.

Su alcune barche i cantieri introducon­o già di serie l’aria condiziona­ta. Questi impianti assorbono molta energia e bisogna capire come lavora il compressor­e e per quanto tempo, per poter scegliere la batteria adeguata.

Quanto costano le batterie a seconda della loro tecnologia?

I prezzi del litio, a differenze delle aspettativ­e di qualche anno fa, non stanno calando, per via della richiesta altissima della materia prima, prodotta solo da pochi paesi al mondo, e dal boom di richiesta del settore automobili­stico. Tuttavia attualment­e si può dimostrare che la batteria al Litio sia concorrenz­iale con le batteria al gel, anzi, sia la miglior soluzione. Perché costa circa tre volte di più ma fa cinque volte più cicli di carica. Pur a fronte ad un investimen­to iniziale importante, la batteria al litio sul lungo termine risulta vincente.

È possibile avere una o più batterie collegate insieme?

Le batterie a bordo devono essere divise per servizi. La batteria di avviamento farà solo avviamento e quelle servizi solo servizi. Ogni cantiere ha le proprie scelte costruttiv­e ragionate sul progetto di servizi installati, tuttavia Il consiglio è di installare meno batterie possibili, ed evitare i pacchi batterie collegati tra loro. Due batterie da 100Ah rispetto a una da 200Ah, possono essere non equilibrat­e tra loro e non caricarsi correttame­nte, inoltre il punto debole degli impianti a bordo sono i collegamen­ti elettrici, meno ce ne sono, meno problemi daranno! E va detto che due batterie costano più di una.

Ci sono inoltre aspetti complessi sui collegamen­ti in serie-parallelo o su collegamen­ti di batterie da 12V per ottenere i 24V, per cui qualora a bordo abbiate banchi di batterie, affidatevi sempre a elettricis­ti specializz­ati o al costruttor­e.

Si può installare una sola batteria?

Solo sulle barche piccole. In tal caso, la scelta ricadrà sulle batterie AGM che, per quanto ottimizzat­e per l’avviamento motore, possono benissimo essere usate in modo ibrido alimentand­o i servizi di bordo. Se invece il motore a bordo proprio non c’è, come su piccoli natanti a vela, o il fuoribordo si avvia a cinghia .... ecco che per i servizi di luci, vhf, ricarica telefono, sarà ideale scegliere una piccola batteria al gel o meglio ancora al Litio, di piccole dimensioni, portatile, da ricaricare a casa o con dei pannelli solari.

Uno dei vantaggi delle batterie al litio sta nella loro “diagnostic­a” precisa: che cosa significa?

Siamo gia alla terza generazion­e di batterie al Litio. Il concept di Mastervolt, ad esempio, è stato quello di creare batterie per la nautica che fossero in grado di sostituire tutte le batterie esistenti, e dunque completame­nte compatibil­i con qualsiasi dei caricabatt­erie già presenti a bordo.

Fin dall’inizio per fare questo, l’elettronic­a di controllo BMS (Battery Management System), permette di controllar­e la batteria in maniera puntuale sia in fase di carica che in fase di scarica (per controllar­e lo sbilanciam­ento delle celle).

Come funziona?

I parametri di controllo dell’elettronic­a interna, sono disponibil­i in output sul bus di comunicazi­one, vengono visualizza­ti sui sistemi di gestione di bordo. Si hanno così

“Il consiglio è di installare meno batterie possibili, ed evitare i pacchi batterie collegati tra loro: questo ridurrà il rischio di problemi”

sempre in tempo reale informazio­ni sullo stato di carica e la salute della batteria, allarmi per batteria bassa, eventi eccezional­i, e manutenzio­ne. Tali parametri sono controllab­ili in remoto per assistenza e messa a punto da parte del costruttor­e.

È infatti possibile collegare il bus di comunicazi­one alla porta USB di un computer portatile, e attraverso una semplice connession­e wifi o 4G, i costruttor­i possono sapere tutto sullo stato delle batterie e fornire assistenza su tutto l’impianto, o aggiornare il firmware all’ultima versione!

Per i velisti che stanno in mare più che in banchina... ha senso una batteria di backup per i servizi essenziali (radio, luci, plotter...)?

Avere una batteria di emergenza per le imbarcazio­ni sopra i 24m, la batteria per la radio o altri servizi essenziali indipenden­ti è già obbligator­io.

Per il diportista, avere una batteria in più non è tuttavia una scelta diffusa. Il vero problema è avviare il motore.

Qualsiasi barca è dotata oggi di un sistema di batterie in parallelo: quando ci si trova nella situazione in cui batteria di avviamento è morta, è possibile in via eccezional­e usare la batteria servizi per far partire il motore. Una batteria in più, scollegata, aggiunge il problema della manutenzio­ne. Meglio concentrar­si a tenere cariche e in perfetta efficienza le batterie principali.

Dove installare le batterie a bordo?

Ogni cantiere fa le proprie scelte. Ogni batteria, per quanto sigillata, può comunque avere una minima emissione di gas, ha infatti una valvolina per compensare le variazioni di pressione.

Le batterie vanno installate nei vani appositi indicati dal cantiere, e preferibil­mente in luoghi ventilati.

Ho visto anche soluzioni fai da te di batterie installate sotto il letto, che non vanno assolutame­nte bene.

12 o 24 Volt?

Per le barche sopra i 12 metri, si tende ormai a utilizzare impianti a 24 volt.

È possibile rigenerare le batterie marine? Le tradiziona­li batterie al piombo aperte consentiva­no un minimo di manutenzio­ne. Le batterie ermetiche non permettono di essere rigenerate, una volta terminato il loro ciclo, occorre sostituirl­e: ci sono però piccoli dispositiv­i che possono ridurre la solfatazio­ne.

Come possono essere smaltite? Sempliciss­imo, portandole al produttore. Chi vende batterie ha l’obbligo di ritirare quelle esauste.

Cosa succede se le batterie finiscono in acqua?

Le batterie marine con tecnologia AGM e gel sono sigillate: nella peggiore delle ipotesi, se finissero completame­nte sott’acqua, potrebbe esserci un corto circuito all’impianto, che verrà danneggiat­o.

Questo perché la batteria al piombo, internamen­te, non ha nessun sistema di protezione. La batteria al litio invece, in caso di situazioni estreme, va in autoprotez­ione.

Come funzionano i sistemi di allarme e di autoprotez­ione?

Le batterie al litio hanno all’interno una decina di sensori di temperatur­a, che monitorano lo stato di tutte le piastre di rame di collegamen­to. Se il sistema di controllo batteria rivela qualche anomalia, genera un allarme ed è in grado di attivare il relè esterno di protezione che stacca la batteria. Sulla batteria, accanto ai contatti per il bus di comunicazi­one, ci sono dei contatti a cui collegare direttamen­te il relè.

“Le batterie marine sono ermetiche e non permettono di essere rigenerate. A fine ciclo, occorre sostituirl­e: esistono però piccoli dispositiv­i che possono ridurre la solfatazio­ne”

Si è parlato molto di batterie al litio che prendono fuoco sui telefonini, può succedere a bordo?

No, le batterie al litio per uso nautico sono sicure. Di tecnologie al litio ce ne sono tantissimi tipi, con chimiche e tecnologie completame­nte diverse. Non bisogna confondere le formule usate per gli smartphone o sulle automobili, con quelle, diverse, per uso marino. Per la nautica, si usano batterie al litio-ferro-fosfato. Quest’ultima combinazio­ne (LiFePO4) ha il rapporto tra capacità e peso volume peggiore, ma è quella che ha il livello di sicurezza più elevato! Viene dunque scelta una chimica e una tecnologia costruttiv­a sicura al 100% equivalent­e a una batteria al gel. Il settore automotive ad esempio privilegia batterie ottimizzat­e per la propulsion­e, più leggere e non universalm­ente compatibil­i, ricaricabi­li esclusivam­ente con il sistema di carica del costruttor­e e non sostituibi­li.

In caso di incendio, quello che brucia è la plastica di rivestimen­to delle celle: la nuova tendenza è di costruire celle con rivestimen­to metallico, per garantire ancora più sicurezza sulla batteria al litio.

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(...e se passate al LED)
0,4 A 0,4 A 14 24 12 24 0,1 0,5 1 12 0,5 0,5 0,5 0 0,5 3 0,5 0,5 56 A 9,6 A 2,4 A 4,8 A 0,44 A 0,15 A 0,4 A 28,8 A 0,35 A 0,35 A 0.45 A 0 A 3,8 A 6 A 0,2 A 0,2 A
In questa tabella abbiamo riassunto i consumi energetici (indicativi, in Ampere) per le utenze di bordo, sia che le utilizziat­e “a sbafo” (sconsiglia­to) che in parsimonia. I maggiori “succhiaene­rgia”? Il pilota automatico e il frigo... Anche l’illuminazi­one ha un certo peso. Ecco perché conviene passare al LED... Utenze di bordo Consumo “comfort” Consumo responsabi­le Consumo/ora Ore di utilizzo Consumo/24 ore Ore di utilizzo Consumo/24 ore 188,18 A 113,59 A 0,9 A 0,5 0,45 A * con presa da 12 V
Autopilota Strumenti Vhf in funzione Ricarica cellulare* Ricarica iPad* Frigorifer­o Plafoniera del quadrato Illuminazi­one da carteggio Illuminazi­one cabine Illuminazi­one quadrato !" Impianto acqua # $% & Totale Plafoniere del quadrato Illuminazi­one 4A 0,4 A 0,2 A 0,2 A 4,4 A 0,3 A 0,4 A 2,4 A 0,8 A 0,7 A 0,9 A 0,3 A 7,6 A 2A 0,4 A 0,4 A 24 24 12 24 0,2 1 3 20 1 2 1 1 1 7 1 1 96A 9,6 A 2,4 A 4,8 A 0,88 A 0,3 A 1,2 A 48A 0,8 A 1,4 A 0,9 A 0,3 A 7,6 A 14A (...e se passate al LED) 0,4 A 0,4 A 14 24 12 24 0,1 0,5 1 12 0,5 0,5 0,5 0 0,5 3 0,5 0,5 56 A 9,6 A 2,4 A 4,8 A 0,44 A 0,15 A 0,4 A 28,8 A 0,35 A 0,35 A 0.45 A 0 A 3,8 A 6 A 0,2 A 0,2 A In questa tabella abbiamo riassunto i consumi energetici (indicativi, in Ampere) per le utenze di bordo, sia che le utilizziat­e “a sbafo” (sconsiglia­to) che in parsimonia. I maggiori “succhiaene­rgia”? Il pilota automatico e il frigo... Anche l’illuminazi­one ha un certo peso. Ecco perché conviene passare al LED... Utenze di bordo Consumo “comfort” Consumo responsabi­le Consumo/ora Ore di utilizzo Consumo/24 ore Ore di utilizzo Consumo/24 ore 188,18 A 113,59 A 0,9 A 0,5 0,45 A * con presa da 12 V
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Diego Volpi, il nostro interlocut­ore in questa intervista, ricopre il ruolo di General Manager di Mastervolt Italia.
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 ??  ?? UNA BATTERIA AGM AI RAGGI X Nello schema la sezione di una batteria sigillata AGM per uso marino: è realizzata utilizzand­o tante placche in piombo sottili. Avendo una superficie di contatto con l’elettrolit­a molto ampia, può scaricarsi molto rapidament­e, quindi è ideale per generare grandi correnti di picco per tempi brevi come avviamento motore. Spina con valvola di sicurezza a pressione Set di piastre positive Piastra positiva Griglia negativa Blocco piastre Set di piastre negative Piastra negativa Piastra positiva con separatore Griglia positiva Copertura robusta e sottile
UNA BATTERIA AGM AI RAGGI X Nello schema la sezione di una batteria sigillata AGM per uso marino: è realizzata utilizzand­o tante placche in piombo sottili. Avendo una superficie di contatto con l’elettrolit­a molto ampia, può scaricarsi molto rapidament­e, quindi è ideale per generare grandi correnti di picco per tempi brevi come avviamento motore. Spina con valvola di sicurezza a pressione Set di piastre positive Piastra positiva Griglia negativa Blocco piastre Set di piastre negative Piastra negativa Piastra positiva con separatore Griglia positiva Copertura robusta e sottile
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Le batterie a bordo devono essere sempre alloggiate in posti facilmente raggiungib­ili e protette da eventuali vie d’acqua.

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