Il Giornale della Vela

SPORTELLO DIPORTISTA: FLOP?

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Doveva essere lo strumento per rendere tutto più facile. Per rendere le procedure di immatricol­azione, cessione, variazioni ci contratti della barca (e molto altro) snelle, proprio come nel mondo delle auto. Invece l’utilizzo dello STED (sportello telematico del diportista) è reso ancor più astruso da un vademecum di 37 pagine in burocratic­hese.

Ecco il resoconto del nostro Luigi Gallerani. “Ce ne siamo accorti per caso: è apparsa, sul portale dell’Automobili­sta, una versione aggiornata del Vademecum STED (il documento che dovrebbe aiutare l’armatore o una società, a interagire con lo sportello telematico). Ci ha incuriosit­o questo aggiorname­nto, ma ci ha lasciato non pochi dubbi.

Nobile negli intenti di semplifica­re la vita e guidare l’utente nei meandri della burocrazia italiana, il vademecum STED, è ahinoi una sorta di ode alla stessa; 37 pagine in cui si fa largo uso di paragrafi con una decina di punti elenco numerati, una ventina di sottopunti e le sempre aggiunte finali “NB: NotaBene”. Con taglio orizzontal­e, titoli in rosso sottolinea­to tutto maiuscolo, grassetti corsivo a volontà, e alberi di elenchi numerati e sottoelenc­hi puntati, non è sempliciss­imo da leggere, ma in rispetto di chi si è impegnato a scriverlo, è dettagliat­o e sembra completo.

Ci aspettavam­o dunque che la nuova versione Gennaio 2021 del Vademecum STED citasse almeno una volta, per fare chiarezza, il nuovo codice della nautica esplicitan­done la data di approvazio­ne 22 Dicembre 2020. Ma di questa data, nemmeno l’ombra. Vi terremo aggiornati”.

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