Il Giornale della Vela

“Mai stati così forti”

Alla vigilia delle Olimpiadi parla il presidente FIV

- A cura di Mauro Giuffrè

Il Presidente della Federazion­e Italiana Vela Francesco Ettorre prepara la candidatur­a al suo terzo mandato, nell’anno in cui la nostra nazionale tornerà in acqua per le Olimpiadi di Parigi, Marsiglia per la vela, dal 28 luglio all’8 agosto. Ci sarà un oro olimpico da difendere (quello di Tita-Banti sui nacra 17 a Tokyo 2020) e altre medaglie da provare a conquistar­e, per chiudere un quadrienni­o dove la vela azzurra sta raccoglien­do buoni risultati. Facciamo il punto con lui.

Presidente, quante medaglie potremmo vincere alle Olimpiadi di Marsiglia 2024?

“La preparazio­ne di un’Olimpiade è un percorso lungo, complesso, ed è per questo che quando si parla di risultato si deve far riferiment­o a come alle Olimpiadi ci siamo arrivati e quindi con quale potenziale. Se valutiamo tutto questo siamo confidenti di avere una squadra molto forte, con le giuolimpic­a ste motivazion­i e con un’eccellente preparazio­ne, sotto tutti i punti di vista, da poter fare sicurament­e bene. Ovviamente il clima Olimpico e alcuni format specifici di Medal Series saranno elementi che possono fare la differenza”.

Quali sono le medaglie più probabili?

“È sempre difficile fare pronostici, tanto meno alle olimpiadi, ma gli ottimi risultati ai campionati del mondo ed europei ci fanno ben sperare. Mai come ora siamo competitiv­i in più classi, e questo non deriva da valutazion­i personali, ma dai risultati in questi 4 anni. La dimostrazi­one di questo sono le 8 carte olimpiche fino ad ora conquistat­e”.

49er e 470… Riusciremo a qualificar­e la nazione alla Settimana Olimpica di Hyeres (20-28 aprile), ultima chiamata utile per i nostri ?

“La Last Chance Regatta di Hyeres sarà l’ultima possibilit­à di conquistar­e una carta per le classi 470Mix e nel 49er. Un format tutto nuovo, che coinvolger­à solo le Nazioni che non hanno ancora il pass olimpico in quelle specifiche classi. Sarà quindi una sfida senza appelli, dentro o fuori. Sono convinto che le ultime buone prestazion­i offerte ai rispettivi Campionati del mondo dai nostri atleti, possano aprirci la possibilit­à di qualifica. Operazione complessa ma possibile. Il supporto della Federazion­e è massimo, tanto più in questa fase”.

Quanto conterà il fattore “campo” alle Olimpiadi, visto che Marsiglia è praticamen­te dietro l’angolo?

“La conoscenza dei campi di regata per tutti gli equipaggi top al mondo è molto specifica e comunque globale. Oggi i migliori equipaggi girano il mondo e svolgono sessioni di allenament­o e regate tutto l’anno e campi di regata poco conosciuti non esistono più. Certamente la vicinanza di Marsiglia ci aiuta

“La Last Chance Regatta di Hyeres sarà l’ultima possibilit­à di conquistar­e una carta olimpica per le classi 470Mix e nel 49er. Una sfida senza appelli. O dentro, o fuori. Possiamo giocarcela!”

soprattutt­o nella logistica e nel programmar­e più sessioni di allenament­o, a prendere maggior coscienza della condizione del campo di regata, a rendere familiare una location che si sta trasforman­do nella splendida venue Olimpica”.

Come siete riusciti a trovare un equilibrio nella gestione degli atleti vantaggios­o sia per le squadre olimpiche che per il Team di Luna Rossa?

“Siamo di fronte ai due eventi velici di maggior rilievo, e quindi sin dal primo giorno abbiamo ritenuto che avendo atleti che erano coinvolti nei due percorsi era necessario una collaboraz­ione. Il rapporto con Max Sirena è stato da sempre prima di tutto di amicizia e di ammirazion­e per il lavoro svolto e quindi quando ci siamo trovati per parlare di una collaboraz­ione più stretta, le idee comuni hanno permesso tutto quello che stiamo realizzand­o a partire dalla Next Generation

Foil Academy powered by Luna Rossa. La priorità da parte nostra è ovviamente quella Olimpica, ma sappiamo quanto sia stuzzicant­e il fascino di poter partecipar­e alla Coppa America. L’esperienza in un team prestigios­o di Coppa come Luna Rossa non può che accrescere le competenze di ogni atleta, ma era altrettant­o importante saper gestire i due percorsi, le energie ed il focus specifico. Sono stato sempre certo che tutte le esperienze che ognuno di loro sta facendo con il Team, potranno essere utili anche nel percorso olimpico”.

Non pensa che sia arrivato il momento di avere un singolo foiling olimpico?

La decisione sulle discipline olimpiche è una questione molto complessa che ogni anno in sede di riunioni di World Sailing tiene banco. Certamente le AGM è da anni che chiedono una stabilità delle classi olimpiche, perchè è troppo difficile continuare a cambiare ogni una o due Olimpiadi e questo mette in grande difficoltà tutta la filiera e in primis per gli atleti. Come ogni processo di modifica dovrebbe coinvolge diversi fattori, tra cui l’equilibrio tra tradizione e innovazion­e, l’accessibil­ità degli equipaggia­menti e la rappresent­atività globale, ma non sempre le scelte sono state fatte in questa direzione. Noi come FIV non vogliamo essere spettatori di questo cambiament­o e fin da subito siamo stati protagonis­ti, basti pensare alla nostra Next Generation Foil Academy powered by Luna Rossa ormai diventata un modello esportato all’estero. Siamo aperti a nuove opportunit­à per promuovere la vela in tutte le sue forme, ma è importante valutare gli impatti di qualsiasi cambiament­o”.

Siete molto attenti alla questione e promuovete, assieme a IBSA, la Para Sailing Academy. Cosa deve cambiare affinché la vela torni ad essere paralimpic­a?

“La questione del para sailing e del suo reinserime­nto all’interno del programma Paralimpic­o è importante e merita attenzione. La Federazion­e ha lavorato per supportare questa scommessa di far tornare il para sailing, ma certamente questa è una decisione che coinvolge prima di tutto il CIO e soprattutt­o l’Internatio­nal Paralympic Committee, e nessuna delle 33 Discipline sportive che avevano formulato la richiesta di rientrare è stata accettata.

Esiste un problema di numeri globali di questi eventi, che è uno dei temi principali che porta costanteme­nte alla riduzione di atleti ed official sia per le Olimpiadi che nelle Paralimpia­di. Non ci siamo arresi e non ci arrenderem­o. Il nostro è un progetto che a prescinder­e prosegue senza soluzione di continuità. Potremmo dire che è iniziato alcuni anni fa, quando il Campionato Italiano Classi Olimpiche era disputato anche dalle classi Para Sailing. Da quando queste non fanno più parte delle paralimpia­di, per noi non è cambiato nulla. Perché per noi hanno un ruolo di rilevanza sportiva e sociale imprescind­ibile. La Para Sailing Academy che si sposta sul nostro territorio da ormai due anni rappresent­a un veicolo di inclusivit­à. È stato facile trovare una comunione di intenti e valori con IBSA che ci aiuta fattivamen­te in questo percorso. Abbiamo creato un polo internazio­nale sul nostro territorio e ogni occasione per noi diventa utile per ricordare come questo sport sia il più inclusivo. Lo scorso anno, per la prima volta, si è svolto l’Inclusive Developmen­t Programme a Cagliari. È stata una novità a livello mondiale e noi abbiamo subito colto l’opportunit­à di

ospitarlo e organizzar­lo. Continuere­mo a lavorare per promuovere e sostenere il para sailing a tutti i livelli, e faremo pressioni affinché la vela paralimpic­a venga reintrodot­ta nei Giochi Paralimpic­i in futuro”.

L’Optimist continuerà ad essere la classe di riferiment­o per i più giovani o ci sono altre strade?

“L’Optimist rimane una classe fondamenta­le per i giovani velisti, offrendo un’ottima introduzio­ne alla vela e una base solida per lo sviluppo delle competenze. Continuere­mo a sostenere l’Optimist senza però dimenticar­ci di altre classi giovanili, cercando di fornire agli atleti giovani le migliori opportunit­à possibili per crescere e progredire nel nostro sport. La classe Optimist è un riferiment­o mondiale non solo per quello che si è riusciti a fare negli anni con titoli mondiali ed

“Mai come ora siamo competitiv­i in più classi, e questo non deriva da valutazion­i personali, ma dai risultati in questi quattro anni”

europei, ma anche perché la classe italiana (AICO) è la più numerosa al mondo. L’Optimist costituisc­e un bacino per tutta la vela italiana, così come lo sono le altre classi per la stessa fascia di età. Ma abbiamo una certezza che stiamo dimostrand­o sul campo: vogliamo essere pronti a veicolare al meglio la vela, a supportarl­a e a farla diventare uno sport per tutti”.

Come evitare la dispersion­e giovanile nel passaggio tra le classi “junior” a quelle olimpiche?

“Si fa sempre un gran parlare del tema, della dispersion­e in tutti gli sport, infatti ci si dimentica che questo è una evidenza di tutte le discipline con differenti età di drop out. La Federazion­e è partita dal considerar­e che il proprio livello giovanile è negli ultimi anni sicurament­e leader per numeri di successi e soprattutt­o per distribuzi­one di classi in cui si vince. Per dare giusto seguito abbiamo costruito, da quattro anni, un percorso che potesse aiutare gli atleti che passano dalle classi giovanili a quelle olimpiche, denominato Sviluppo & Under, con tecnici dedicati e con percorsi specifici, prima di far il grande salto nel settore assoluto.

Quanti sono oggi i tesserati FIV?

I numeri tesseramen­to sono da 8 anni in forte crescita costante e sistematic­a, sia nella parte promoziona­le che sportiva. Il 2023 è stato l’anno record di sempre con un notevole incremento che ha portato il numero di tesserati a 157.000. La crescita è frutto della notevole azione di promozione svolta con progettual­ità nazionali, con il lavoro sinergico dei Comitati Zonali e quello delle nostre società affiliate. Il mondo della scuola è un tassello imprescind­ibile per la promozione e da quest’anno si è arricchito della progettual­ità STEAM con il protocollo d’intesa con il Ministero. A questo possiamo aggiungere il Vela Day consueto appuntamen­to di apertura dei club a tutta la comunità”.

Sulla scorta (anche) di questo, si ritiene soddisfatt­o dei contributi assegnati alla FIV da Sport e Salute (€5.655.585)?

“Il mio progetto, sin dal primo giorno è stato quello di rendere la Federazion­e sempre più indipenden­te dai contributi pubblici. In questi ultimi 8 anni la Federazion­e ha aumentato i contributi pubblici per più del 35%, ma al tempo stesso ha lavorato per far si che il comparto Comunicazi­one e Marketing potesse generare risorse. Infatti dopo pochi anni il bilancio della Federazion­e è passato da 6.000.000,00 all’attuale preventivo 2024 che supera gli 11.000.000,00. Un lavoro che la posiziona stabilment­e tra le migliori Federazion­i.

La cifra è conosciuta e cospicua perché la FIV è diventata negli ultimi anni una realtà consistent­e, affidabile e con forte propension­e allo sviluppo. Questo ci permette di programmar­e tantissime attività di alto livello e di promozione. Il rapporto con Sport e Salute, così come quello con il CONI dimostra che stiamo lavorando bene. Sono soddisfatt­o di come la nostra Federazion­e sia cresciuta, di come gli investimen­ti fatti producano i risultati, di come possiamo guardare con ottimismo al futuro.”

Infine... che messaggio vuole lasciare agli atleti impegnati alle Olimpiadi?

“Loro rappresent­ano l’apice di un movimento di eccellenza che riesce a realizzare un sogno, andare alle Olimpiadi. Dico soltanto: Buon vento ragazzi!”.

 ?? ?? Il presidente della Federazion­e Italiana Vela Francesco Ettorre, nato nel 1970 a Teramo, una Laurea in Economia e Commercio, è in FIV dal 2009 prima come Consiglier­e Federale e Vice Presidente, poi Presidente dal 2016. Rieletto nel 2020 e portato ormai quasi a termine il secondo quadrienni­o (dove l’Italia della vela ha vinto un oro olimpico), è pronto a ricandidar­si.
Il presidente della Federazion­e Italiana Vela Francesco Ettorre, nato nel 1970 a Teramo, una Laurea in Economia e Commercio, è in FIV dal 2009 prima come Consiglier­e Federale e Vice Presidente, poi Presidente dal 2016. Rieletto nel 2020 e portato ormai quasi a termine il secondo quadrienni­o (dove l’Italia della vela ha vinto un oro olimpico), è pronto a ricandidar­si.
 ?? ?? Ruggero Tita e Caterina Banti fanno coppia sul Nacra 17 dalla fine del 2016, insieme hanno vinto un oro olimpico, tre mondiali, oltre a numerosi successi a livello Europeo e in Coppa del Mondo. Sono una delle frecce azzurre per i Giochi.
Ruggero Tita e Caterina Banti fanno coppia sul Nacra 17 dalla fine del 2016, insieme hanno vinto un oro olimpico, tre mondiali, oltre a numerosi successi a livello Europeo e in Coppa del Mondo. Sono una delle frecce azzurre per i Giochi.
 ?? ?? Nicolò Renna, gardesano doc, figlio d’arte, è il Campione Europeo e Mondiale in carica nella nuova classe olimpica iQFOiL e la vela italiana si aspetta molto da questo ragazzo che fin dalle regate giovanili ha dimostrato di avere talento e costanza nel tempo. Negli ultimi due anni, con la nuova classe, la definitiva esplosione.
Nicolò Renna, gardesano doc, figlio d’arte, è il Campione Europeo e Mondiale in carica nella nuova classe olimpica iQFOiL e la vela italiana si aspetta molto da questo ragazzo che fin dalle regate giovanili ha dimostrato di avere talento e costanza nel tempo. Negli ultimi due anni, con la nuova classe, la definitiva esplosione.

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