LA STATO DI SALUTE DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SERVIZI REGIONE PER REGIONE LA CROAZIA
Abbiamo valutato, regione per regione, lo stato di salute di infrastrutture e servizi turistici dedicati al diporto nautico in Italia. Come potete vedere, solo una regione è promossa a pieni voti (valutazione verde=buona): è il Friuli Venezia Giulia che gode soprattutto di una eccellente rete di porti. Seguono in posizione tra il “buono” e il “discreto” nella nostra analisi delle infrastrutture e i servizi lungo coste italiane sei regioni/aree: Liguria, Toscana, Sardegna, Emilia Romagna, Veneto e Lago di Garda. Segue una pattuglia con valutazione “discreta” dove si trovano sette regioni/aree: Lago Maggiore e di Como, Lazio, Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche. La situazione è peggiore, con valutazione tra “discreta” e “critica”per la Puglia. Sono dolori, con valutazione tra “critica” e “negativa” per due regioni: Campania e Sicilia. Situazione “negativa” per la Calabria. L’analisi dello stato di salute dal punto di vista turistico nautico racchiude un insieme di fattori, non solo portuali ma anche di infratrutture a terra, facilità di raggiungimento della meta, infrastrutture a mare (ad es. campi boe).
Vicini di casa, compagni di viaggio nell’Unione Europea e Paese con valori e società piuttosto simili all’Italia. Ma oggi soprattutto un esempio di come puntare sul turismo nautico possa essere vincente per aiutare lo sviluppo e l’economia di un intero Paese. Un percorso che in Croazia parte da lontano: dal 1983, quando venne fondato quello che allora era l’Adriatic Club Yugoslavia e che oggi è noto a tutti come Aci Marina, la società che gestisce i principali porti turistici del Paese. Un network partito con 16 porti e che oggi ne conta ben 22, tutti con la stessa ricetta: promuovere e popolarizzare la nautica e l’uso della barca a vela o a motore.
A tutto ciò, col passare degli anni, la Croazia ha aggiunto una politica forte e coesa per lo sviluppo del turismo interno, nella quale, ovviamente, il mare (con le sue 1.200 isole e 5.800 km di coste) non può che essere centrale. Il comparto della nautica cresce in media del +10% l’anno e nel 2023 erano oltre 400 gli operatori di charter attivi. E l’ente del turismo oggi promuove la destinazione tutto l’anno per aumentare anche i flussi del diporto.