Il Riformista (Italy)

Saman, il prezzo della libertà

Ergastolo per il padre e la madre (ancora latitante in Pakistan) della ragazza uccisa nell’aprile del 2021 per aver rifiutato un matrimonio combinato

- Francesca Sabella

Saman aveva diciotto anni quando è stata uccisa, Saman aveva diciotto anni e il peso di una cultura che non lascia scampo. Di una cultura che decide quando e con chi devi sposarti, che ti obbliga a portare il velo e ti impedisce di guardare il mondo con i tuoi occhi. Un velo di Maya si era posato sul suo assassinio, squarciato poi dal fratello che denunciò la sua famiglia. “La sua lingua ha parlato, il suo cuore non ha parlato. Lui ha detto tutte le bugie, quelle dell’avvocato, dei servizi sociali, dei carabinier­i, quelle che avete sentito tutti. Non ha detto la verità. È un ragazzo così”. Parla Shabbar Abbas, il padre di Saman, la giovane uccisa a Novellara perché rifiutò il matrimonio combinato. Parla dell’altro figlio, quello che ha denunciato tutto ai Carabinier­i.

E a parlare è stata anche la Corte di Assise di Reggio Emilia, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio: Shabbar Abbas e la moglie Nazia Shaheen, a oggi latitante in Pakistan, dovranno passare il resto della vita in carcere. Ergastolo. Ergastolo per entrambi i genitori di Saman. Quattordic­i anni allo zio, Danish Hasnain ritenuto l’esecutore dell’omicidio. È arrivata invece l’assoluzion­e per i cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, che hanno già lasciato il carcere. La Procura reggiana aveva chiesto condanne all’ergastolo per i genitori, 30 anni per gli altri imputati. I giudici hanno deciso però diversamen­te. L’accusa aveva contestato oltre all’omicidio le aggravanti della premeditaz­ione e dei motivi abietti: cadute. Resiste invece l’aggravante del legame familiare, contestata ai genitori, assolti dalla soppressio­ne di cadavere per non aver commesso il fatto. Caduta, per tutti gli imputati, anche l’accusa di sequestro di persona. Saman svanì nel nulla la notte il 30 aprile e il 1° maggio 2021. Novellara sembrava averla inghiottit­a facendola sparire. Ad allertare le forze dell’ordine era stato il suo fidanzato, Saqib. Dopo qualche giorno si erano mossi i Carabinier­i che si erano recati a casa di Saman. I genitori però non c’erano e gli agenti erano riusciti a parlare solo con il fratello della ragazza e con lo zio Danish. I due hanno raccontaro­no che Saman e i genitori erano dovuti rientrare in Pakistan a causa di una zia che stava male. Tutto troppo strano. Soprattutt­o se consideria­mo che un anno prima Saman aveva denunciato i genitori per maltrattam­enti e per induzione al matrimonio. Voleva scappare ma i genitori le sequestrar­ono i documenti e lei li denunciò per la seconda volta. Saman aveva paura, aveva paura della sua stessa famiglia e temeva per la sua vita. Lo aveva confidato al suo fidanzato in un messaggio vocale la sera del 30 aprile 2021. Saman, nel messaggio, dice di aver sentito i genitori parlare di “un piano per ucciderla”. Un ultimo messaggio straziante: se entro 48 ore non mi senti di nuovo, avvisa la polizia. Saman lo sapeva, lo aveva capito che il suo no al matrimonio combinato con un cugino in Pakistan le sarebbe costato la vita, ma nonostante questo ha alzato il velo e trovato il coraggio di opporsi. Ha pagato con la vita la libertà. Da qui in poi una serie infinita di bugie, fughe, un quadro drammatico. Il sospetto che la famiglia l’abbia uccisa trova la conferma il 19 novembre 2022, quando vengono rinvenuti resti umani in un casolare abbandonat­o di Novellara, vicino all’abitazione della famiglia Abbas. A indicare il luogo fu lo zio. “Non ho mai pensato di uccidere mia figlia, neanche gli animali lo fanno” ha detto in aula il padre di Saman. Ora potrà parlare solo dal carcere. Ora che Saman non c’è più.

Saman è il volto di una storia drammatica, di soprusi, di violenze, ma anche di coraggio. Il coraggio di ribellarsi, di non cedere a una cultura che l’avrebbe voluta con la bocca chiusa e il velo sugli occhi, il coraggio di pensare che un’altra vita era possibile, il coraggio di voler essere libera.

Il coraggio della libertà. A qualunque costo.

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