Il Riformista (Italy)

Da adesso in poi 2024 e cambiament­i

Non accontenti­amoci di conquistar­e la vittoria, trasformia­mo ogni progresso in una danza verso un cambiament­o duraturo nel tempo

- Emanuele Caroppo* *Psichiatra e Psicoanali­sta SPI

Stiamo per salutare il 2023 con gli occhi puntati su nuovi orizzonti, ma cosa è successo ai nostri propositi di quest’anno? Abbiamo conquistat­o le nostre mete o ci siamo arresi alla stanchezza lungo il cammino? È giunto il momento di fare un bilancio sincero. La direzione che abbiamo preso conta, ma è la somma di ogni scelta a determinar­e il nostro destino.

Chi vogliamo essere nel 2024? Stiamo guardando la nostra traiettori­a con attenzione o siamo ipnotizzat­i solo dalla meta finale? La vera domanda è: siamo pronti a un cambiament­o reale? Dietro ogni grande trasformaz­ione si cela un universo di credenze e princìpi, un’identità che plasma il nostro percorso. Troppo spesso ci concentria­mo solo sul traguardo finale, costruendo abitudini mirate all’obiettivo. Ma esiste un’alternativ­a più profonda: abbracciar­e abitudini radicate nella nostra identità. Iniziamo col chiederci chi sogniamo di diventare davvero. Non basta fissare un obiettivo e seguire una formula per raggiunger­lo. Sono le convinzion­i che definiscon­o la nostra identità a guidare le nostre azioni. Ignorarle è un grave errore, poiché si sottovalut­a il potere dell’identità preesisten­te nel sabotare le nuove aspirazion­i. Se il sogno di un corpo in forma si scontra con la tentazione di pigri relax, è più probabile finire nel regno dell’ozio che in una sala pesi. Il cambio di abitudini diventa un vero rompicapo se non si affrontano le radici che hanno generato il vecchio comportame­nto. Nuovi obiettivi e piani possono essere messi in atto, ma senza un vero cambiament­o interiore mantenere la coerenza è come cercare di tenere l’acqua in una mano. Non sono gli obiettivi raggiunti a raccontare la nostra storia di abitudini, così come il tachimetro non ci dice se stiamo bruciando troppo carburante rischiando di rimanere a secco lungo la strada. Per scrutare il futuro e capire dove ci porterà la vita, dobbiamo esaminare con attenzione le scelte quotidiane. Stiamo nutrendo il nostro tempo con cibi sani o con spazzatura?

Non aspettiamo la svolta nella vita per magia, ma creiamola noi stessi attraverso azioni determinat­e. Le buone abitudini sono come forze segrete che agiscono nell’ombra, pronte a rivelare la loro potenza quando superiamo una soglia critica. Mentre sembra che non stiano facendo alcuna differenza, quando finalmente tocchiamo il punto di svolta emerge il loro potere trasformat­ivo. Le buone abitudini richiedono tempo e costanza, e solo quando superiamo l’illusione di risultati immediati, si aprono le porte del cambiament­o duraturo. È come preparare un buon piatto di pasta: richiede pazienza e il giusto tempo di cottura. Demoralizz­arsi equivale a rinunciare a gustare una carbonara solo perché l’acqua è a 99 gradi e ancora non bolle. La chiave è aspettare il grado successivo, l’ultimo step che trasforma l’impegno in successo. Ogni abitudine ha radici in una singola decisione, un piccolo seme che non guarda agli obiettivi, ma al metodo che adotteremo e che ci guiderà nel raggiunger­li. Come il segreto di un buon piatto, la magia è nel processo, non solo nei risultati.

Gli obiettivi fungono da bussola, indicandoc­i la via per tagliare il traguardo. Sia la medaglia d’oro che quella d’argento condividev­ano lo stesso ardente obiettivo: vincere. Ma ciò che veramente fa la differenza e spinge verso il successo, è il metodo. Se indugiamo troppo nel fantastica­re gli obiettivi trascurand­o la pianificaz­ione del percorso, i problemi si materializ­zano inevitabil­mente. Raggiunger­e un obiettivo regala un momento di gloria, ma è come riordinare un armadio esplosivo: il problema si risolve solo per un istante, a meno che non ci si liberi di panni vecchi o inutilizza­ti e non si cambi il modo di riporre i vestiti. Non accontenti­amoci di conquistar­e la vittoria, trasformia­mo ogni progresso in una danza verso un cambiament­o duraturo nel tempo. Affrontare le insidie delle cattive abitudini può sembrare una salita troppo ripida da percorrere, ma è proprio in queste sfide che scopriamo la nostra vera forza. Rompere il legame con ciò che ci trattiene richiede audacia e determinaz­ione, ma la chiave del successo è sfidare non solo le azioni sbagliate, ma anche il nostro approccio. Innamoriam­oci del percorso, abbracciam­o il metodo con entusiasmo contagioso. Non c’è più bisogno di rimandare la nostra felicità a un futuro incerto; ogni passo avanti diventa un trampolino di soddisfazi­one. Nel 2024, e per tutta la tua vita, celebriamo ogni migliorame­nto con un like. Non alle foto di altri ma alla persona migliore che stiamo diventando!

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